MESSINA – “Le case sono già state assegnate, si sta procedendo alla fase di appalto per la demolizione”. Il vicesindaco Salvatore Mondello parla delle baracche di via Taormina, in particolare della striscia adiacente alla Caserma del XXIV Artiglieria.
Il commissario al risanamento delle baraccopoli di Messina, Marcello Scurria, però chiarisce che “attualmente non sono state assegnate le case alle famiglie che abitano nelle baracche censite in quella parte di terreno destinata alla costruzione del collegamento tra la via Taormina e la via don Blasco. Siamo in fase di predisposizione della graduatoria”.
Quella quarantina di baracche (non tutte erano abitate) sarà abbattuta prima delle altre perché lì “è già stata progettata la strada di collegamento tra la nuova via don Blasco e via Taormina”, che dopo pochi metri diventa via Adolfo Celi.
Solo 200 metri ma non sarà una novità da poco perché, attualmente, l’opera termina all’incrocio col viale Gazzi lì dove, accanto al capolinea del tram, si creano lunghe file al semaforo dell’incrocio con via Bonino e via Taormina. Ed è proprio in via Taormina, ma più avanti, che avrà termine il nuovo collegamento, evitando questo tappo. Ed è lì che dovrà essere realizzata una nuova rotatoria per regolare l’incrocio.
Come? Se da via Giuseppe Franza, la vecchia via Acireale, si prosegue dritto invece che svoltare sul viale Gazzi ci si ritrova al confine col 24esimo Reggimento Artiglieria. Al momento non si può fare altro che tornare indietro perché da qui, verso monte, si trova un’altra interruzione: le baracche del rione Taormina.
Una striscia, in particolare, fa da ostacolo tra via Antonio Pacinotti e via Ennio Quinto. Quella striscia di baracche sarà demolita e ci sarà il congiungimento fra le due strade. Ne verrà realizzata una nuova, circa 100/150 metri in lunghezza e 15/20 metri in larghezza, e così proseguendo da via Franza si potrà arrivare in via Taormina, sgravando di traffico il grande incrocio con viale Gazzi.
Quella di via Taormina è la seconda baraccopoli più grande della città (la prima è quella delle Casette Ritiro, lì dove dovrebbe essere allargato il viale Giostra alto, ridotto in salita a corsia unica). In via Taormina, in 400 metri quadrati, nel censimento del 2011 si registravano 411 famiglie ma secondo l’ufficio commissariale attualmente sono almeno 480-500. Anche quest’area fa parte del PinQua (Programma innovativo Qualità dell’abitare). Qui saranno ricostruite 108 case e la parte restante sarà destinata ad aree verdi, parco giochi per bambini, parcheggi e spazi per attività sociali. Ma prima bisognerà trovare casa per oltre 400 famiglie, una delle sfide più difficili da affrontare.
“In quest’area siamo un po’ più indietro – dice Mondello – a causa del fatto che ci sono molti proprietari, tra cui alcuni edifici Iacp. L’assegnazione è più complessa, ci sarà qualche piccolo ritardo ma comunque si sta andando avanti”.