Lunedì 12, alle ore 10, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti, e dell’assessore all'arredo urbano, Daniele Ialacqua, saranno avviati gli interventi di pulizia, volontaria e gratuita, della fontana Bios, curati dalla cooperativa Rete Abile di Messina e autorizzati dall'Amministrazione comunale, nell'intento di restituire alla città il monumento di stima internazionale. I lavori saranno svolti in collaborazione con la ditta Cannao e seguiti anche dall’artista Ranieri Wanderlingh, che ha realizzato l’opera, donata nel 2005 dalla Gazzetta del Sud e collocata tra gli alberi della Passeggiata sul lungomare, con alle spalle la città e i monti Peloritani. Simbolo di quel waterfront che Messina vuole recuperare, la fontana risulta imbrattata da scritte con vernice spray, il che, oltre a suscitare le lamentele dei cittadini, certamente non onora l’immagine della città agli occhi dei numerosi turisti che visitano il sito.
“L'Amministrazione Accorinti – ha evidenziato l'assessore Ialacqua – ha già manifestato, nel suo programma elettorale, un forte interesse per la riqualificazione dell’affaccio a mare di Messina; in particolare l’intendimento di creare una cittadella del Made in Sicily negli spazi fieristici, un vero e proprio laboratorio dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile di specifico sostegno all’imprenditoria ed alla cultura Siciliana, oltre che luogo di incontro e socializzazione”.
L’ufficio manutenzione del Comune ha provveduto, nel frattempo, a ripristinarne l’illuminazione e sta procedendo anche a sistemare i lampioni, che interessano la passeggiata. La scultura, pensata e realizzata per essere fruita dai cittadini, rappresentando un primo passo per la riqualificazione della passeggiata a mare, appare in un discreto stato di conservazione, sebbene siano presenti estesi fenomeni di vandalismo a spray anche stratificato. Non si riscontrano concreazioni carboniose, se non naturali depositi superficiali di particellato atmosferico ed alcuni ingiallimenti localizzati, dovuti probabilmente ad alterazioni chimiche. Considerata la mancanza di tipologie di degrado, quali episodi di decoesione o sfarinamento del materiale, la pulitura dovrà essere realizzata senza preconsolidamento del supporto.
L’intervento sarà eseguito tramite un lavaggio preventivo e risciacquo delle superfici, al fine di asportare il primo strato di depositi con l’uso di un prodotto specifico. La rimozione dei graffiti dovrà essere effettuata mediante l’utilizzo di uno smacchiatore “rimuovi graffiti” e di un’apparecchiatura ad acqua a bassa pressione; l’operazione verrà ripetuta fino all’eliminazione totale dei graffiti. Si provvederà infine a proteggere la scultura, applicando un protettivo antiscritta permanente, per impedire che le vernici vandaliche penetrino in profondità, facilitando così eventuali rimozioni future, che dovranno essere effettuate da personale qualificato, con l'impiego di prodotti specifici.