Oggi a Palazzo Zanca inizia la lunga maratona che vedrà il consiglio comunalei mpegnato con le 42 delibere annunciate dal sindaco Cateno De Luca per il Salva Messina. Da questa mattina stop a tutte le commissioni ordinarie e a tutte le attività che erano state fissate in agenda, i consiglieri comunali saranno chiamati a discutere ed esaminare tutto ciò che il sindaco De Luca porterà in aula in ottica Piano di riequilibrio per arrivare al 23 novembre alla rimodulazione del piano anti dissesto. Una decisione presa dai capigruppo consiliari e dal presidente del consiglio alla luce del cronoprogramma fissato dal sindaco e, seppur con non poche perplessità, si inizia da questa mattina alle 9.30 con una commissione Bilancio che dovrà preparare il terreno a un tour de force che si preannuncia caldissimo.
Una decisione che tira il freno a mano su tutte le altre questioni che dovevano essere discusse in aula, a cominciare dal piano di ridimensionamento della rete scolastica provinciale che oggi doveva approdare tra i banchi della V commissione “Scuole e politiche culturali” presieduta dal consigliere Piero La Tona. Proprio La Tona però, che evita di entrare nel merito della “non condivisibile decisione” scrive al sindaco De Luca per segnalare che quella di oggi doveva essere una discussione urgente su un tema che sta creando molto malcontento in città.
I nodi caldi riguardano soprattutto lo “smembramento” del Liceo Scientifico Seguenza e dell’Istituto comprensivo Paradiso compiuto dalla Conferenza Territoriale di fatto per salvaguardare l’autonomia del Liceo Maurolico, al quale a sua volta è stato tolto il Liceo Scientifico Galilei di Spadafora, e dell’ Istituto Comprensivo Vittorini.
Non potendo più discutere in Commissione tale argomento, tenuto conto che risulta che l’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione emanerà il relativo Decreto il prossimo 22 novembre, il presidente La Tona ha deciso di far presente al sindaco questa situazione e di mettere nero su bianco una serie di richieste.
«Nella qualità di consigliere comunale non posso che sottoscrivere l’esigenza di salvaguardare l’esistenza e l’autonomia scolastica di ogni istituzione, ma, al contempo, ritengo assolutamente inaccettabile che ciò avvenga a discapito dell’integrità e dell’autonomia di altri istituti scolastici.
La Conferenza avrebbe dovuto esaminare altre soluzioni, senza dimenticare che l’identità di una scuola non è fatta solo di numeri, ma di progetti e di sacrifici di un intera compagine scolastica che non possono essere, tout court, sacrificati sull’altare di meri calcoli numerici.
Sulle vicende comunali, in particolare, più di stretta pertinenza del Consiglio comunale, non si capisce per esempio perché l’I.C. Leopardi – sottodimensionato di recente – sia stato aggregato all’I.C. “Giovanni XXIII”, mentre per l’I.C. Vittorini – sottodimensionato da anni – si è proceduto allo scorporo di una parte dell’I.C. “Paradiso” pur di salvarlo».
Per il consigliere di Sicilia Futura pare che queste scelte non seguano la stessa logica e, soprattutto, non appare condivisibile per nessuna istituzione scolastica che si proceda attraverso “amputazioni” che determinano lacerazioni senza risolvere il problema degli istituti che si intende salvare.
Non essendo rimasto molto tempo, La Tona chiede a De Luca, anche nella qualità di Sindaco Metropolitano, se ha intenzione di riconvocare la Conferenza Territoriale al fine di valutare altre soluzioni rispetto a quelle proposte per evitare lo “smembramento” di alcuni istituti scolastici proponendo, invece, soluzioni che siano eque ed uguali per tutti, nell’intento superiore di salvaguardare la storia e l’integrità sia degli istituti normo – dimensionati sia di quelli sotto sottodimensionati.
F.St.