L’isola e i Consigli “farsa”. CMdB: “Aspettiamo una valigia piena di serietà”

L’isola pedonale è ormai diventata il simbolo dello scontro politico che si consuma nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, è diventata l’unico terreno su cui questo consiglio comunale ha deciso di testare prove muscolari, alleanze più o meno reali e opposizione ad ogni costo. Anche a costo di presentarsi con un trolley che entra in aula carico di centinaia di emendamenti che inevitabilmente hanno solo mandato in fumo ore e ore di discussioni. Perché in realtà il problema non sono i pro o i contro all’isola pedonale in via dei Mille. Il problema è che sembra non esserci neanche l’intenzione di volersi davvero confrontare, né su via dei Mille né sulle altre proposte tirate fuori da chi proprio questa via dei Mille pedonalizzata non la vuole. Il risultato, in questi giorni, è stato però solo uno spettacolo decisamente poco edificante. Lunedì si ritornerà in aula per un’altra seduta dedicata alla pedonalizzazione di via dei Mille. E in vista di questa nuova puntata, sono i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso a voler esprimere chiaramente la ferma intenzione di continuare ad impegnarsi perché “quel luogo istituzionale sia sempre meno un'arena di prepotenti prove muscolari e sempre più ciò che è chiamato ad essere: uno spazio di dialettica democratica”.

«Quella valigia, riempita con quasi 400 emendamenti e 500 subemendamenti è per noi simbolica: qualcuno ha voluto rifiutare un dibattito anche acceso, ma libero, scegliendo, invece, di ostacolare i lavori d'aula mostrando chiara finalità ostruzionistica e dilatoria» scrivono Lucy Fenech, Ivana Risitano, Maurizio Rella e Cecilia Caccamo.

I quattro consiglieri però puntano dritto alla presidente del consiglio Emilia Barrile: «Quello che ci rende maggiormente preoccupati in questa vicenda è il ruolo della Presiedente del Consiglio. In primo luogo essa che ha il dovere non solo di rispettare, ma di tutelare tutte le parti politiche presenti in aula, avrebbe dovuto garantire ai 13 consiglieri sottoscrittori della richiesta del Consiglio Straordinario (del 9.01.2018), appartenenti a quasi tutte le forze politiche presenti in aula, che il dibattito, così come richiesto, potesse avvenire entro i termini previsti dalla proroga della chiusura di Via dei Mille al fine di evitare eventuali aperture e richiusure di strade con disagi per la cittadinanza e conseguenti inutili spese per il patrimonio comunale. Ricordiamo, inoltre, che la richiesta di trattazione della modifica del PUGT era già stata formulata alla Presidente durante il Consiglio del 4 gennaio scorso da parte di alcuni gruppi politici».

Per i quattro accorintiani, la decisione di mettere all’odg del Consiglio questo tema solo il 22 gennaio e di aggiornarlo successivamente al 24 e poi al 29 gennaio è la dimostrazione di non aver tenuto in alcuna considerazione la volontà politica di parte dell’aula. La prima proroga scadeva il 21 gennaio e l’ulteriore proroga fatta proprio perché convocato un Consiglio su questo tema scadeva il 26 gennaio. Il rischio, adesso, è che si sprechi ancora del tempo prezioso per dare risposte alla città che vuole delle isole pedonali in centro.

«Un appello particolare va dunque rivolto alla Presidente del Consiglio perché come già da noi richiesto in aula vagli l'ammissibilità degli emendamenti, garantisca il buon andamento e l’economicità del percorso deliberativo, ed eviti che l’utilizzo di emendamenti con finalità meramente ostruzionistiche condizioni il regolare sviluppo dei lavori e la libera espressione della volontà politica di ciascun consigliere. La conseguenza più grave nel continuare a consentire un Consiglio “farsa” è il rischio concreto che la gente resti nauseata e disgustata e che aumenti sempre più la distanza tra i cittadini e le istituzioni. Ci auguriamo, infine, che lunedì in aula arrivi una valigia piena di serietà, ascolto autentico e coraggio di entrare nel merito della discussione».

F.St.