Per questo natale piazza Cairoli è tornata a splendere. Con Christmas Cairol, il prato che ha sostituito quel parquet che totalmente distrutto, le luci, i colori e l’atmosfera di festa, la piazza del centro città sta vivendo una nuova vita. Gennaio ormai si avvicina e passate le feste si dovrà pensare subito al futuro. C’è infatti in ballo il famoso progetto per la sistemazione di tutta l’area pavimentata in legno, progetto che cambierà definitivamente il volto di tutta l’area mandando in soffitta quelle tavole di legno che per troppo tempo hanno deturpato l’immagine della piazza, hanno creato pericoli per la pubblica incolumità, l’avevano ridotta ad una cantiere a cielo aperto pieno di transenne e ostacoli da aggirare. Finite le feste dunque si potrà iniziare a lavorare sul serio. Il progetto è pronto, il Dipartimento Lavori Pubblici del Comune ha messo tutto nero su bianco, le somme necessarie ci sono, adesso bisogna dare il via alle procedure per l’affidamento dei lavori.
Sul piatto ci sono 335.346 euro, Palazzo Zanca ha deciso di ricorrere all’affidamento tramite procedura negoziata per “ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili”. L’amministrazione spiega anche le ragioni di questa urgenza: necessità di porre rimedio alle anomalie tecniche esistenti sull’area, eliminazione delle situazioni di pericolo per non incorrere in addebiti di responsabilità per danni, eseeguire prima possibile gli interventi di messa in sicurezza, risistemazione e valorizzazione di una delle aree più importanti della città per restituirla ai messinesi più sicura e decorosa.
Il progetto è stato redatto dagli architetti Nino Principato e Salvatore Corace e riguarda la sostituzione della pavimentazione in legno con materiale lapideo partendo da una considerazione essenziale: «Oggi tutta la piazza necessita di un intervento di risistemazione, valorizzazione e messa in sicurezza, con un’unica strategia di riqualificazione urbana che si propone il suo ripristino formale e funzionale in conseguenza del forte stato di degrado e della pericolosità causata dalla sconnessione e, in molti tratti, dalla mancanza del parquet, dal degrado causato dalla ruggine negli anelli metallici di base delle quattro colonne a sostegno del grande portale e dalla pericolosità provocata dal distacco dei pannelli metallici della controsoffittatura della copertura interna nella lunga pensilina lato monte».
L’intervento prevedo l’uso di materiali tipici e caratteristici della tradizione locale, in questo caso elementi in pietra lavica dell’Etna di colore grigio. Materiale, si legge nella relazione tecnica, particolarmente adatto per la pavimentazione e le finiture di arredo urbano. Saranno sostituiti gli anelli metallici arrugginiti e saranno dismessi i pannelli pericolanti. Anche la copertura esterna in materiale plastico ondulato sarà sostituita da lastre in acciaia. La pensilina sarà interamente ritinteggiata e sarà piantata una palma robusta inserita in un sistema di seduta in muratura.
Secondo i progettisti, l’effetto generale dell’intervento, oltre al pieno recupero di area urbana centrale, porterà ad indubbi benefici turistici, culturali e ambientali.
Francesca Stornante