MESSINA – Viadotto Ritiro: interviene la Toto Costruzioni Generali. “Il cronoprogramma condiviso con il committente prevede la conclusione dei lavori entro il mese di giugno 2024, così da consentire le successive fasi di collaudo e apertura al traffico. Occorre però precisare che tale tempistica potrà essere rispettata solo a seguito della risoluzione di alcune problematiche di competenza esclusiva del Cas”.
La Toto Costruzioni interviene dopo gli annunci espressi dal direttore generale del Cas, Franco Fazio, lunedì scorso in Commissione consiliare al Comune di Messina. E conferma che i lavori di Viadotto Ritiro possono essere conclusi entro giugno. Tuttavia, pone alcune questioni.
In prima battuta i pagamenti. Scrive la Toto Costruzioni Generali: “In questi giorni abbiamo ricevuto solo una minima parte del credito complessivo maturato per lavori già eseguiti nel biennio 2022 e 2023. I cronici e significativi ritardi dei pagamenti, che da sempre hanno caratterizzato l’appalto, ne ostacolano evidentemente la scorrevolezza in un periodo storico caratterizzato peraltro da una generale tensione finanziaria del settore”.
E ancora: “Come recentemente rappresentato anche agli attuali vertici del Cas, appare evidente come questa situazione sia economicamente insostenibile per la Toto Costruzioni Generali. È essenziale pertanto che il Cas adempia rapidamente al pagamento dei lavori da tempo eseguiti al fine di raggiungere gli obiettivi indicati”.
Oltre l’aspetto finanziario è altrettanto importante che si risolvano alcuni nodi essenziali connessi alla gestione della viabilità. In questi anni, “nonostante i continui solleciti, il Cas non ha mai preso una decisione riguardo le azioni da intraprendere per la rampa di uscita per Giostra (rampa “A”) e in ultimo per la rimozione del bypass Baglio. Senza chiare comunicazioni, Toto Costruzioni sarà costretta a rimuovere, come previsto, le due rampe, che pure hanno contribuito a ridurre sensibilmente i disagi alla circolazione durante i lavori. In assenza di rapide decisioni, la rimozione di tali opere comporterà lunghe fasi di deviazioni che metteranno a rischio l’apertura del viadotto nei tempi previsti”.
Ma ovviamente sarebbe assurdo demolire due opere che possono essere utili come deviazioni di emergenza, oltre ai disagi che comporterebbero altri lavori.
Continua l’impresa: “Anche alla luce di tali elementi oggettivi, cristallizzati nelle determine degli organi amministrativi preposti, la Toto Costruzioni Generali conferma che non le è stata applicata alcuna penale e che, allo stato attuale, questa ipotesi non è attuabile e priva di qualsiasi fondamento. Gli effetti di una simile gestione dell’appalto, caratterizzato dalle mancate determinazioni da parte del Consorzio, che hanno causato una esagerata dilatazione dei tempi, sono stati accertati – anche recentemente – dagli organi preposti”.
La Toto Costruzioni Generali, pertanto, ribadisce che “non può consentire di essere oggetto di dichiarazioni rilasciate alla stampa, in cui si ventila l’applicazione di penali che non trovano riscontro negli atti di appalto”.
Per completare il Viadotto Ritiro entro il mese di giugno 2024 “è indispensabile pervenire alla risoluzione di tutte le controversie, per cui Toto Costruzioni Generali ha sempre mostrato piena disponibilità”. La società abruzzese auspica che “ciò sia possibile anche grazie all’impegno dei nuovi e rinnovati vertici del Cas. Trovare l’intesa nel più breve tempo possibile potrebbe finalmente dare ai messinesi, e a tutta la Sicilia, un’opera attesa da molti anni”.