Rotatoria Zaera, 25 settembre 2013, dalle ore 12 fino alle 13. Il video di Alessandro Gheza e Giuseppe Basile testimonia un’ora di “ordinaria follia” all’interno della rotonda di viale Europa. Di mezzi pesanti se ne contano cinque, lontani dall’obiettivo zero dell’amministrazione comunale, ma forse ci saremmo aspettati anche di peggio. Anche in considerazione del fatto che, al momento, il transito in salita è consentito per le ore diurne e vige ancora il sistema dei pass.
Il Comune sta lavorando alla modifica dell’attuale ordinanza, in attesa dell’installazione in tangenziale, dopo le barriere di Tremestieri e Villafranca, dei pannelli a messaggio variabile, che dovranno indicare ai conducenti dei tir l’obbligo di uscita allo svincolo di Messina Sud Tremestieri.
Le pattuglie della Polizia Municipale saranno posizionate 24 ore al giorno alla rada San Francesco e al porto storico per sanzionare i camionisti che non rispetteranno i divieti. Solo quando la “chiocciola” si riempirà, con attese superiori ai 90 minuti, i pannelli indicheranno la possibilità di utilizzare gli svincoli di Boccetta e Centro.
Domani, intanto, ricorrerà l’anniversario dell’ultimo incidente mortale legato al transito dei mezzi pesanti in città. Il macellaio Natale Lembo venne travolto mentre stava attraversando la strada. Il Comitato La Nostra Città lo ricorderà, organizzando un incontro sul tema, alle 12, all’Istituto Nautico.
Il problema non è stato ancora risolto, ma all’orizzonte ci sono buone prospettive. A breve, l’entrata in vigore del nuovo piano anti tir. A dicembre, poi, la consegna della seconda invasatura del porto di Tremestieri e potrebbe andare in appalto, visto che i fondi sono stati reperiti, anche la nuova via don Blasco, che rappresenterà un’importante alternativa alla via La Farina sino al viale Gazzi.
Oltre al problema tir, il video si sofferma anche su un altro malcostume, tutto messinese. Dalle 12 alle 13, non c’è un solo secondo in cui la rotatoria sia libera da auto parcheggiate. “Merito” soprattutto di un’utilitaria nera, che non si schioda da lì per tutto il tempo e resta impunita. Per non farla sentire sola, si alternano in continuazione altre automobili parcheggiate. Non fa in tempo ad andar via una, che subito ne arriva un’altra. Ognuno fa i propri comodi. Lascia l’auto parcheggiata, sbriga le proprie faccende, brevi o meno che siano, e va via. Nel frattempo, ovviamente, il traffico è meno scorrevole poiché la carreggiata si restringe.
Mago del parcheggio, un signore che sale con la sua automobile sin sopra la banchina. Troppo faticoso fermarsi in un divieto di sosta classico. Il premio per il parcheggio più idiota deve però contenderselo con altri due signori che decidono di lasciare la propria auto col retro in fuori all’uscita della rotonda.
Altre due piccole annotazioni, una positiva, l’altra meno. La rotatoria, stranamente, considerato lo standard cittadino, è pulita. Alcune autovetture che la percorrono, invece, si piantano all’interno per dare la precedenza a chi nella rotatoria deve ancora immettersi.
Inciviltà e ignoranza devono essere combattute. Perché le rotatorie, in tutta Europa, sono uno strumento importante per snellire il traffico. Ed in città ce ne vorrebbero molte di più. Soprattutto in tutti i viali (Gazzi, Europa, Boccetta e Giostra) che conducono alla tangenziale. Un altro esempio eclatante è quello di via La Farina. In 3 km, dal viale Gazzi alla via Tommaso Cannizzaro, innumerevoli semafori rallentano il traffico, con conseguente aumento di code e inquinamento. Di semafori intelligenti, poi, agli incroci con la linea tranviaria, neanche a parlarne.
E i Vigili Urbani in tutto ciò? In attesa dell’abolizione del sistema dei pass, prosegue l’attività repressiva nei confronti dei mezzi pesanti che percorrono in discesa i viali Boccetta ed Europa, in barba all’ordinanza.
Per ciò che concerne la rotatoria Zaera, invece, risponde il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi: “La sosta vietata, soprattutto all’interno di una rotonda, va sanzionata, questo è ovvio. Il problema è che non possiamo mettere delle pattuglie sempre e tutti i giorni in tutte le rotatorie. Siamo intervenuti saltuariamente non solo lì, ma anche ad esempio nelle due del viale Annunziata, dove parcheggiano i genitori che accompagnano e prendono i ragazzi dalle scuole”. E all’Annunziata bassa, c’è un grande parcheggio a 50 metri al di sotto della rotatoria. Ma è a pagamento ed è più comodo sostare nella rotatoria.
“E’ necessario un cambiamento culturale – conclude Ferlisi -, altrimenti non basterebbero neppure mille vigili. Lo ripeto: non è possibile mettere vigili in tutte le rotatorie. E’ un servizio che può essere svolto in maniera sporadica. Le rotonde sono nate per fluidificare il traffico, per togliere incroci e semafori e quindi per poter spostare il controllo in altre zone. Se c’è questo livello di inciviltà così alto, siamo veramente alla frutta”.
Non resta, dunque, che appellarsi ad una maggiore civiltà da parte dei cittadini messinesi. Parcheggiare a cento o duecento metri di distanza dal luogo da raggiungere, e non dove capita prima, è un segno di rispetto nei confronti degli altri. Sappiamo, però, che il sistema educativo ha fallito troppo spesso. Ed allora non ci dispiacerebbe pubblicizzare uno degli interventi sporadici della Polizia Municipale. Non perché godiamo delle multe. Ma perché speriamo che, almeno così, si impari a rispettare di più i propri concittadini.
(Marco Ipsale)