MESSINA – La petizione di oltre 200 cittadini, tra semplici abitanti e commercianti del tratto di Viale San Martino compreso tra Villa Dante e il Viale Europa, è sbarcata in prima commissione consiliare. E nel primo appuntamento settimane all’interno dell’aula consiliare non è mancato l’ennesimo scontro politico, con tanto di abbandono dell’aula.
Andando con ordine, il presidente della commissione, Salvatore Papa, ha invitato il comitato spontaneo che ha chiesto a più riprese l’istituzione della sosta breve su un lato della strada, andando a eliminare l’idea della pista ciclabile su entrambi (resterebbe soltanto lato monte), e dicendo un “no” secco all’ipotesi di isola pedonale anche in quella parte di città. A queste richieste, il vicesindaco Salvatore Mondello ha già risposto a settembre, spiegando che la pista ciclabile resterà su entrambe le corsie e che invece, riguardo l’isola pedonale, “ad oggi non c’è nulla di confermato“.
Il comitato, affiancato dalla terza municipalità guidata dal presidente Alessandro Cacciotto, aveva già spiegato di voler essere ascoltato in commissione ed è stato proprio Cacciotto ad aprire i lavori tra gli ospiti: “Oggi parliamo del tratto tra Viale Europa e Villa Dante. Ci siamo fatti più volte portavoce di oltre 200 sottoscrittori di una petizione che evidenzia diverse problematiche e preoccupazioni. Più che parlare di Viale San Martino potremmo già parlare di quartiere lombardo. Nel corso degli anni è spesso stato considerato di serie B anche per il tipo di problematiche specifiche di quel tratto”.
Dopo di lui, il consigliere Mario Barresi: “Circa un anno fa abbiamo rappresentato al vicesindaco Mondello le istanze dei cittadini e dei commercianti di quel tratto. Ma dopo quella riunione non abbiamo avuto riscontri. Si chiedeva fosse prevista la sosta breve e che fosse eseguita la pista ciclabile in un solo senso. E inoltre abbiamo chiesto che non ci sia isola pedonale in quel tratto. Poi, prima di questa estate, è arrivata la petizione con cui sono state ulteriormente formalizzate le richieste”.
Mentre per il comitato spontaneo a parlare è stato il dottor Petrella: “Il nostro comitato è nato da esigenze diverse, non solo da commercianti ma da tutti i cittadini, sorpresi da varie scelte programmatiche. I problemi sono di viabilità, di sicurezza, di accessibilità: con la pista ciclabile su entrambi i lati ai creerebbero problemi per le ambulanze, che non potrebbero più fermarsi. E inoltre lato mare non ci sono le due traverse presenti lato monte, che costeggiano la strada. L’aspetto più invasivo è l’isola pedonale. Ricordiamo che ci sono tre scuole, due chiese e le sedi di protezione civile e vigili del fuoco in quel quartiere, che con la chiusura delle strade resterebbe isolato. Si perderebbe una fascia di clientela che magari si sofferma oggi per acquisti veloci, di passaggio, e che invece non potrebbe più farlo”.
Ed è nel prosieguo, però, che scoppia il caos. Pippo Trischitta, in quota maggioranza, nel difendere l’amministrazione attacca i consiglieri della terza circoscrizione di portare avanti una questione politica e cita erroneamente il Pgtu (e non il Pums). Poco dopo Giuseppe Villari di Prima l’Italia, smentisce le parole del collega dicendo che nel Pgtu quel tratto di Viale San Martino non è incluso. Trischitta alza i toni fuori microfono e ad attaccarlo è Fratelli d’Italia. Lui lascia l’aula e Giuseppe Schepis corregge il tiro della maggioranza citando le direttive europee, invocando alla calma e concentrandosi sulla presenza della Municipalità al fianco del comitato spontaneo. Cacciotto contrattacca fuori microfono: “I colleghi si sentono offesi”. Schepis prosegue e cita il Pums. Nicoletta D’Angelo, oggi gruppo misto ma vicina all’amministrazione, poi chiede di visionare il contenuto della petizione e di ritornare sull’argomento alla presenza del vicesindaco Mondello, chiudendo poi con “le isole pedonali ci sono ovunque. La situazione qui a Messina è sempre la stessa: ci si deve sempre lamentare”.
Nel contrattaccare ulteriormente, il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni cita nuovamente il Pgtu, ma per ricordare il fatto che fosse inserita un’isola pedonale tra Piazza Cairoli e la Primo Settembre, poi ritirata. Gioveni inoltre difende la Municipalità: “Il loro intervento legittimo da regolamento”. Ma Trischitta, dopo un breve intervento di Dario Carbone (FdI), ha attaccato nuovamente la municipalità, accusando i consiglieri di essere al fianco del comitato esclusivamente “per politica”. Allora i componenti della terza circoscrizione decidono di lasciare l’aula, ad esclusione del consigliere Coglitore. E così fanno anche i partiti di centrodestra. Trischitta alza i toni e a Petrella dice: “Mi pare chiaro che siete stati utilizzati politicamente”. Petrella allora risponde: “La politica è il vostro mestiere, non il mio. Noi non siamo né strumento né mezzo né parte di alcuna attività politica. Ma l’interlocuzione con la Municipalità è uno strumento a disposizione dei cittadini e noi lo abbiamo fatto”.