Giro di vite sul gioco d’azzardo, scommesse online e frode informatica. Sono finiti nel mirino dei controlli a tappeto a sale giochi e luoghi di intrattenimento il titolare di un bar di Santa Margherita Marina ed il presidente di un’associazione cultura di via La Farina. Al primo, i carabinieri della Compagnia Messina sud hanno contestato l’utilizzo di 3 slot machines con vincite in denaro, le cosiddette newslot, che non presentavano autorizzazione e collegamento alla rete telematica AAMS. Al secondo, invece, contestato l’impiego di impiegato 15 machines con vincite in denaro prive di autorizzazione di polizia e di collegamento alla rete telematica del concessionario AAMS. Deferiti anche, in qualità di “soci promotori” della stessa associazione, un messinese di 78 anni ed un altro messinese di 44 anni. Tutte le slot machines sono state sequestrate.
La lunga serie di controlli da parte dei Carabinieri delle Compagnie CC Messina Centro e Messina Sud, supportate da Ispettori della Direzione regionale siciliana dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno riguardato anche diverse sanzioni amministrative. In particolare, sono state 12 le contravvenzioni con sanzioni amministrative di 37mila euro nei confronti del titolare di una sala giochi di via Pietro Castelli, a cui sono stati anche sequestrati 5 videogiochi. In via Guglielmo Pepe, invece, il titolare di un bar è stato denunciato poiché trovato in possesso di un terminale per scommesse online non conforme. Sette le contravvenzioni per lui, per un totale di 7mila euro, per l’assenza di autorizzazione per l’impiego di apparecchi videopoker. Quattro quelli sequestrati, più un altro gioco elettronico con vincita in denaro. In via Calabria, il titolare di un bar ha dovuto pagare quasi 90 euro per mancato versamento imposta sugli intrattenimenti per il 2014. E’ andata peggio al titolare di una sala biliardi di via Giordano Bruno che, ha dovuto versare più di 1300 euro di sanzioni per manomissione di sigillo di slot machine, nonché più di 3500 euro poiché per 12 biliardi risultava omesso il pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti per il 2014.