Sarà ancora emergenza rifiuti. Anche nella seconda ordinanza firmata da Crocetta ed in vigore da oggi in Sicilia vengono confermate le soglie dei rifiuti da poter scaricare. MESSINA DOVRA’ CONTINUARE A RISPETTARE LA SOGLIA DELLE 261,5 TONNELLATE AL GIORNO.
In sostanza Crocetta nell’ordinanza n°9 del 19 luglio, non ha cambiato una virgola rispetto a quella del 14 (che peraltro rispecchiava il provvedimento preso l’11)e conferma i limiti imposti ai comuni in merito ai rifiuti da conferire nelle discariche.
Il piano straordinario di emergenza per il conferimento dei rifiuti urbani in vigore da oggi ripete quanto stabilito il 14 luglio, ma con una differenza sostanziale: la prima ordinanza aveva una scadenza di 1 settimana, mentre quella attuale resterà in vigore fino a nuovi provvedimenti. In linea di principio quindi potrebbe essere valida per mesi e nel frattempo la Sicilia essere sommersa dai rifiuti.
E’ fallita quindi la missione palermitana per il sindaco Accorinti, così come quella degli altri sindaci, dal momento che le soglie massime non sono state toccate.
Messina quindi potrà conferire solo 261,5 tonnellate al giorno, rispetto alle 300 che realmente vengono raccolte. Ne consegue che alle tonnellate accumulate nelle scorse settimane si aggiungeranno quelle che di giorno in giorno verranno raccolte senza poter essere scaricate a Motta Santa Anastasia.
Una notizia che pesa come un macigno e che il commissario di Messinambiente Calabrò ha appreso con amarezza: “impossibile gestire una situazione simile. Non si può pensare che con un paio di fogli di carta si risolvono emergenze come questa. Materialmente non si può più. Siamo pronti ad avviare raccolta porta a porta, ma con queste disposizioni è impossibile andare avanti o rispettare una scadenza”.
Nei giorni scorsi l’amministrazione è andata dritta in Procura per segnalare l’emergenza ma la conferma del provvedimento di Crocetta non lascia margini e dobbiamo prepararci al peggio. Anche se riuscissimo a smaltire quanto accumulato nel frattempo si creerebbero nuove montagne di spazzatura.
A margine c’è da annotare che la gestione dei rifiuti a Messina non è affatto paradisiaca e che i provvedimenti di Crocetta peggiorano una situazione già drammatica da tempo. Il rischio è che adesso le ordinanze del governatore diventino un facile alibi per inefficienze ben note da 3 anni. Le immagini dell’agosto 2015 sono uguali a quelle di questi giorni.
La trasferta palermitana del sindaco non ha sortito gli effetti sperati anche se Crocetta continua ad invitare i sindaci a contattarlo per qualsiasi problema.
A conti fatti però è evidente che telefonare al Presidente sulla vicenda rifiuti sarebbe inutile, visti i risultati dell’incontro di ieri e la nuova ordinanza.
Crocetta e l’assessore all’energia Vania Contraffatto annunciano comunque che in giunta è stato approvato il disegno di legge di riforma sui rifiuti, che sarà illustrato la prossima settimana alle forze politiche della coalizione: “Il ddl- si legge in una nota congiunta- innova in modo radicale il sistema dei rifiuti e disciplina la transizione, per il passaggio al nuovo sistema. La legge conferisce più poteri agli enti locali e ai sindaci sulla base di 9 ambiti territoriali corrispondenti alle città metropolitane e ai liberi consorzi. Gli ambiti, definiti enti di governo territoriali, organizzeranno il sistema integrato del ciclo dei rifiuti, con particolare attenzione alla raccolta differenziata e stabiliscono la tariffa unica di ambito. Sono salvaguardati i livelli occupazionali dei lavoratori del settore attraverso gli albi territoriali”.
Tra le novità l’introduzione di una sezione regionale per gli appalti dell'intero sistema dei rifiuti all'interno della stazione unica appaltante regionale, per ottimizzare i sistemi di gara e standardizzare i costi di gestione. A livello regionale viene istituito il consiglio regionale di sorveglianza, costituito da tre esperti che, in collaborazione col Dipartimento, dovranno monitorare il sistema dei rifiuti e la definizione degli standard. I piani di ambito vengono definiti dall'ente di governo relativo e possono prevedere stralci di lotti funzionali. All'atto di insediamento dei nuovi ambiti, le strutture territoriali (Srr) verranno assorbite e, tutti i contratti in essere, verranno trasferiti alla nuova autorità. Ciò permette di non avere alcuna interruzione né dei servizi né della gestione e consente di riorganizzare su base innovativa il ciclo dei rifiuti.
Crocetta e la Contraffatto ribadiscono d’aver già chiesto sia il 23 marzo che il 19 maggio la proclamazione dello stato di emergenza del sistema dei rifiuti per la Sicilia, “ma nell'incontro del 25 maggio con il Ministero dell'Ambiente è stata comunicata l'impossibilità di deroga dalla normativa ambientale comunitaria e nazionale a partire dal 7 giugno”.
Quanto alla situazione attuale il presidente annuncia nuovi provvedimenti autorizzativi per Siculiana e per il potenziamento di Bellolampo: “E' già stato implementato il piano di conferimento, in particolare per le zone di grande richiamo turistico che ogni anno vedono aumentare il numero di cittadini presenti nel territorio nel corso dei mesi estivi. Ribadiamo di essere stati e di essere totalmente a disposizione dei sindaci dei comuni interessati, per affrontare ogni situazione specifica nel migliore dei modi, invitiamo tutti alla collaborazione e ad esercitare la massima vigilanza per il controllo del territorio, al fine di evitare conferimenti illegittimi nelle aree cittadine, reprimendo comportamenti irresponsabili e a implementare la raccolta differenziata per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente e al rispetto della normativa”.
All’orizzonte però si prevede una nuova emergenza.
Rosaria Brancato