“Dimostreremo che si può vincere a mani nude contro una portaerei a testata nucleare. Dalla nostra parte c’è la gente, di fronte abbiamo Francantonio Genovese, Giampiero D’Alia, Giovanni Ardizzone, il Presidente Crocetta. Sono F35 e li stiamo affondando con un cannolo”. Renato Accorinti scherza ma tira fuori le unghie in vista di questo ballottaggio ormai ufficiale che lo metterà di fronte al candidato di centro-sinistra Felice Calabrò. Il professore no pontista non si fa intimorire da numeri e corazzate, è ancora più carico delle scorse settimane, ha le idee chiarissime e un solo obiettivo: completare la “rivoluzione” iniziata il 19 gennaio a Palazzo Zanca quando fu ufficializzata la sua candidatura a sindaco. Accorinti parla della benevolenza verso questo gruppo enorme che la gente continua a dimostrare, respinge le cattiverie e vuole rispettare gli avversari politici ma non ci sta che il suo Cambiamo Messina dal basso venga etichettato come l’anti-politica. “Noi siamo la buona politica, quella onesta e che guarda solo al bene comune. Chi ha governato la città negli ultimi decenni è l’anti-politica, chi l’ha ridotta in questo stato, chi ancora oggi si è proposto semplicemente cambiando casacca”. Accorinti chiarisce di non poter esprimere alcun giudizio su Felice Calabrò, i riferimenti sono però all’apparato che lo sostiene e che è lo stesso che ha governato fino ad oggi. “Oggi i partiti sono stati svuotati di significato, ecco la vera antipolitica, e le loro sedi sono animate solo in campagna elettorale. Invece da noi si respira una gioia profonda, lontana da queste logiche di potere. Con sempre più forza e convinzione andiamo avanti per liberare Messina dal malgoverno e dalla cattiva gestione della cosa pubblica. Noi siamo quelli del "no" alla corruzione e al degrado che ha colpito Messina, ma siamo quelli del "sì" alla giustizia sociale, al riscatto degli ultimi e alla rinascita di tutta la nostra comunità, nessuno escluso. Il cammino è appena cominciato e sappiamo che possiamo vincere, insieme, per dire "no" alla rassegnazione e "sì" al riscatto".
Entro domenica sarà ufficializzata l’intera squadra, nell’aria sembra esserci un assessorato per il renziano Alessandro Russo che per una manciata di voti non è riuscito a ottenere la riconferma alla presidenza del V Quartiere, Accorinti però non si sbilancia e chiarisce che ancora una volta qualsiasi scelta sarà fatta rispondendo solo al bene comune e che l’unico accordo sottobanco che esiste è quello con i cittadini. Quanto a possibili accordi e alleanze con altri schieramenti non si dice no a nessuno, il voto è libero e chiunque potrà decidere di salire su questo carro, nonostante resti il dubbio che in molti lo faranno solo per seguire la scia di un movimento che ha catturato l’interesse e il consenso di numerosi cittadini. Si fa sempre più concreta l’ipotesi che anche frange del Pdl convergeranno su Accorinti, anche se al momento nessuna posizione ufficiale è stata assunta dal partito. Ma non ci saranno apparentamenti, chiarisce Accorinti. Chi vorrà votarlo come sindaco lo farà in libertà e sapendo con certezza che in cambio non ci saranno frutti da raccogliere. Non teme la differenza di voti che c’è stata al primo turno perché al ballottaggio in Italia i giochi si sono sempre ribaltati. “De Magistris aveva preso meno voti di me ed è sindaco di Napoli”. Un dato è però inconfutabile: se dovesse diventare sindaco si troverebbe con un consiglio comunale targato quasi per intero centro-sinistra. Ma anche questo non lo scoraggia. “Ragionare così significa sancire la morte della politica. Io dialogherò con tutti, riconoscerò i meriti di chi propone un provvedimento positivo, al di là del suo partito di provenienza, e mi confronterò su ogni decisione con i consiglieri. Vedrete che riusciremo a lavorare insieme per il rilancio della nostra comunità”. Alla gente chiede di farsi contagiare da quella voglia di cambiamento che in pochi mesi ha permesso a questo gruppo di scrivere una pagina di storia straordinaria, ai giovani chiede di restare perché insieme si cambierà la città. “Non staremo dietro le scrivanie, faremo i pullman per andare a Palermo, Roma e Bruxelles e se sarà necessario abbiamo pronte anche le tende”. E chi conosce lo spirito battagliero di Renato Accorinti non si stupirà se ciò accadrà sul serio. Quanto al posto guadagnato in consiglio comunale, nel caso in cui non dovesse essere eletto sindaco, sta ancora valutando il da farsi ma terrà in grande considerazione la responsabilità che i cittadini hanno voluto mettere nelle sue mani scegliendolo. Insieme a lui oggi anche alcuni assessori designati, tra cui il professor Guido Signorino che è tornato a puntare l’attenzione su alcuni punti del programma, soprattutto la collaborazione che si creerà con l’Università di Messina e la partecipazione della gente attraverso le Consulte.
Intanto la campagna elettorale andrà avanti a ritmi ferratissimi. Domattina dalle 10 al Cinema Apollo l’europarlamentare Sonia Alfano sarà in città per parlare di lotta alle mafie e legalità Ci saranno anche Angela Manca, madre di Attilio Manca, vittima di mafia; Piero Campagna (fratello di Graziella Campagna) e l’avvocato di parte civile in molti processi di mafia Fabio Repici, mentre Giovanni Impastato invierà un messaggio, se non riuscirà a essere presente. Un incontro pubblico nel segno dell’impegno contro le mafie e per la legalità. Una priorità per la possibile amministrazione Accorinti, che si costituirà parte civile in tutti i processi che riguardano questi temi.
(Francesca Stornante)
Venerdì, 14 giugno, 2013 – 17:13