La prima vittima fu una bimba di neppure dieci anni: l'ha spinta addosso a sé, le si strusciava addosso e, nudo, si è fatto accarezzare le parti intime. Un'altra volta l'ha spinta contro il muro, strusciandoglisi addosso da dietro. Era il 2006. E non è successo soltanto due volte. La piccola era figlia della compagna dell'uomo.
Lo ha fatto di nuovo, anni dopo, nel 2016, con un'altra ragazzina di neppure 14 anni. E' a quel punto che la Polizia ha scoperto le attenzioni particolari che un quarantaduenne nutriva nei confronti delle ragazzine acerbe. L'umo è stato a suo tempo denunciato per violenza sessuale aggravata ed adesso affronterà il processo.
Il Giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco lo ha infatti rinviato a giudizio e la prima udienza è stata fissata al 18 ottobre prossimo.
L'uomo non era nuovo a fatti del genere.
In passato aveva già subito un processo per violenza nei confronti di un ragazzino di 5 anni. Questo non gli aveva impedito di conquistare la fiducia di altri adolescenti e dei loro genitori, che avevano affidato ignari le proprie figlie al ragazzo.
Adesso il quarantaduenne subirà il processo durante al quale dovrà difendersi dalle pesanti accuse, mosse dalla magistratura al termine di una minuziosa indagine della Squadra Mobile, che ha trovato i riscontri ai racconti allucinati delle giovani vittime. Le due ragazzine portano ancora i segni di quelle esperienze da incubo.
Impegnati nelle difese gli avvocati Antonio Bongiorno, per l'imputato, e Nino Cacia e Cristina Bisignano per le parti civili.
Alessandra Serio