Giovane donna aggredita e palpeggiata mentre rientra a casa: arrestato 29enne

E' accusato di aver immobilizzato, palpeggiato e ferito una ragazza 28enne di Milazzo, lo scorso 25 maggio, nell'androne della casa dove abitava la vittima. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata e lesioni un operaio 29enne di Librizzi, finito direttamente nel carcere di Gazzi. Ad inchiodare il ragazzo, oltre le dichiarazioni e la denuncia della vittima, è stata in particolare una telefonata che ha "ripreso in diretta" tutto quello che era accaduto in quei pochi secondi di violenza.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri Stazione di Milazzo, quel giorno, la vittima stava rientrando a casa quando un uomo, nascosto nell'androne, le ha teso l'agguato, l'ha immobilizzata, l'ha sbattuta contro il muro e poi ha iniziato a palpeggiarla. Inutili le urla "fermo, lasciami" della giovane. Per più di 10 secondi, il 29enne ha continuato imperterrito finché la ragazza, in uno slancio, è riuscita a dargli un calcio e fuggire per strada.

Aveva ancora il telefonino acceso, in diretta con un'amica che aveva chiamato poco prima dell'aggressione e che, sgomenta, aveva ascoltato tutto. E' stato grazie a questo che, quando il giovane è uscito dal portone per andare a prendere la sua Fiat Punto, la ragazza ha ripreso il cellulare ed ha dettato all'amica la targa dell'auto. E' bastato questo ai militari dell'Arma, agli ordini del Maresciallo Tommaso La Rosa, per chiudere velocemente il cerchio e identificare il 29enne. Le testimonianze, la denuncia della vittima e le immagini di videosorveglianza della zona non hanno fatto altro che inchiodare quel volto definitivamente. Adesso si trova rinchiuso nel carcere di Gazzi. (Veronica Crocitti)