Cinque anni e due mesi di reclusione sono stati inflitti dai giudici della Prima Sezione del Tribunale ad Antonio Alibrandi, 53 anni, titolare di un call center di Messina con l’accusa di violenza sessuale ed estorsione.
Alibrandi era stato denunciato nel febbraio 2007 da una dipendente che raccontò delle morbose attenzioni che per due mesi gli aveva rivolto il direttore. La donna disse agli investigatori di essere stata costretta a subire da Alibrandi atti sessuali consistenti in baci e palpeggiamenti nei glutei, nel seno e nelle parti intime. Dopo averlo più volte respinto la ragazza fu licenziata. Alibrandi doveva rispondere anche di estorsione perché avrebbe minacciato la dipendente di non corrisponderle più lo stipendio se non avesse accettato le sue attenzioni. Il Pm, Margherita Brunelli, aveva chiesto per il direttore del call center la condanna a sei anni di reclusione.