Si difende il 59enne accusato di aver abusato di una 15enne di Rocca e chiede l'incidente probatorio. Per il difensore c'è documentazione che lo scagiona.
Si è difeso il cinquantanovenne che lavora nel milazzese, arrestato la scorsa settimana con l’accusa di aver abusato di una quindicenne di Rocca di Caprileone.
L’uomo, interrogato dal giudice che lo ha spedito in carcere alla presenza del suo difensore, l’avvocato Decimo Lo Presti, ha negato di aver imposto atti sessuali alla ragazzina, in almeno cinque occasioni. Ragazzina che per di più ha qualche deficit psicologico.
Il difensore ha depositato agli atti del giudice alcuni documenti a sostegno della difesa dell’uomo, e ne ha chiesto la scarcerazione.
Il GIP si è riservato la decisione dopo aver esaminato il materiale e aver chiesto il parere al pubblico ministero.
L’avvocato Lo Presti ha anche chiesto che il racconto della giovane, principale accusa al cinquantanovenne, venga raccolto in incidente probatorio, quindi anche alla presenza della difesa dell’indagato, e solo dopo questo vaglio acquisita come prova.
L’accusa si basa infatti principalmente su quello che ha raccontato la ragazzina, e le testimonianze di chi ha più volte visto il cinquantanovenne andare a prenderla a scuola, a Capo d’Orlando.
Nei pressi e lungo la via del ritorno, ha detto lei, l’uomo avrebbe abusato di lei in diverse occasioni, in alcune l’avrebbe anche condotta in un casolare di Zappulla, tra il comune dove la ragazza frequenta le superiori e quello dove vive coi genitori.
Per la Polizia del Commissariato di Capo d’Orlando, che ha effettuato le verifiche sulla denuncia, il racconto della giovane è fondato.