Il 22 agosto del 2007 Matteo Cucinotta sceglieva l’agriturismo ll Rifugio del Falco di Patti per festeggiare i suoi 52 anni. La tragica scelta portò alla morte sua, del fratello Costantino, della moglie Lucia Natoli e della madre di quest’ultima Caterina Maffeini. Le fiamme travolsero la sua famiglia, togliendo la vita anche al cuoco dell’agriturismo Giuseppe Buonpensiero ed alla dipendente Cettina Scaffidi. Solo in seguito fu scoperto che fu la mano di un uomo ad appiccare l’incendio, l’allevatore Mariano La Mancusa.
Dal tragico evento sono passati 13 anni. A Villa Mazzini, nel rispetto della normativa anticovid, è stato celebrato il 13° anniversario delle vittime del rifugio del Falco. L’evento promosso dall’Osservatorio sui temi ed i diritti dell’infanzia intitolato a Lucia Natoli, è stato come ogni anno, coordinato e moderato dall’avvocato Silvana Paratore che ha posto l’accento sull’importanza della lotta agli incendi boschivi finalizzata a garantire l’incolumità, la sicurezza della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente. Occuparsi dell’ambiente per occuparsi di se stessi ha ripetuto più volte nel corso dell’incontro patrocinato dal Cesv, dall’Associazione Centro di Educazione Ambientale C.E.A. Messina Onlus, da Legambiente Messina.
Avro’ cura di te è stato il tema scelto quest’anno per ricordare le sei vittime del tragico rogo di Patti. Nessuna svolta per salvaguardare tutto ciò che è vitale per l’uomo è stata assunta, ha esordito il Presidente dell’Osservatorio Saro Visicaro che ha ribadito come non esistano concreti ed adeguati piani di prevenzione incendi, come rimanga virtuale l’obbligo di creare e rendere funzionali i percorsi tagliafucoco e come si attenda ancora oggi l’aggiornamento del catasto incendi.
Significativo il video messaggio del Presidente della Associazione Centro Educazione Ambientale CEA Messina onlus, Francesco Cancellieri che ha, tra gli altri punti, sottolineato il ruolo di tutti nel mitigare il rischio di incendio boschivo: dai Cittadini con il rispetto della O.S. per la pulizia dei fondi, alle Istituzioni per una Sicilia sostenibile. Citata la legge regionale sul governo del territorio la n. 19 del 2020 che sostituisce la legge regionale 71 del 1978 e che si auspica sia di buon auspicio.
Tra le proposte avanzate quella di proporre un Osservatorio Permanente sugli Incendi Boschivi e di Interfaccia che parta con il monitoraggio ad esempio delle Ordinanze Sindacali annuali per il contenimento dei rischi incendi boschivi e di interfaccia e la proposizione di un finanziamento ai Cittadini che puliscono i propri confini (in forma di sconto sulle tasse comunali) o con un intervento simile al Bonus 110%.
A seguire è intervenuto Antonino Rindone, vicepresidente dell’associazione nazionale insegnanti di scienze naturali ANISN sez. provinciale di Messina che ha ricordato come in quella tragica estate del 2007 il caldo era forte e la stessa corteccia degli alberi calda. Rindone si è soffermato sulla Biodiversità marina dello Stretto di Messina ed sui cambiamenti climatici affermando come l’area dello Stretto rappresenta un sito particolare per la ricchezza di biodiversità e per i fenomeni naturali che si verificano. La presenza di specie definite aliene viene messa in relazione ai cambiamenti climatici che nel Mare Mediterraneo sono già in atto.
Significativa la lettura da parte di Ambra Visicaro di una poesia dedicata a Lucia Natoli una delle Vittime del rogo di Patti, la cui figura è stata ricordata da Luisa Barbaro che ha anche accennato alla necessità di tutelare l’ambiente per prevenire malattie tumorali. Presenti a Villa Mazzini Ennio Marino in rappresentanza del Cesv e di telefono Amico e Maria Teresa Urdi’ e Annamaria Celi in rappresentanza di Legambiente. L’evento è proseguito all’Oasi S. Francesco con un momento conviviale e di commemorazione delle 6 Vittime del Rifugio di Patti. Ricordata anche la figura di Paolo Todaro morto il 1 agosto durante le fasi di spegnimento di un incendio in contrada San. Filippo.