È l'ultimo di una lunga serie di incidenti con morti e feriti in città, un fatto che provoca indignazione sociale, a maggior ragione se a perdere la vita è una bambina di 9 anni. "È ora di chiedersi perché – dice la presidente dell'associazione italiana familiari vittime della strada, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni -, di precisare le cause e di intervenire su di esse, per contrastare la grave strage stradale".
L'Associazione ha chiesto un incontro con l'assessore alla mobilità, Gaetano Cacciola, e con il comandante dei vigili urbani, Calogero Ferlisi. "Non riteniamo che la risposta ad un incidente debba riguardare soltanto la giustizia, è necessario un confronto tra amministrazione pubblica e privato sociale per pianificare insieme interventi di prevenzione che coinvolgano i diversi settori sociali, a partire dai mezzi di comunicazione esistenti in città, con campagne informative martellanti, controlli mirati e miglioramento delle infrastrutture. È necessario risvegliare in città l'attenzione al grave problema della strage stradale: non possiamo limitarci a contare i morti ed i feriti nell'anno, dobbiamo recuperare la dignità di appartenere alla città, rafforzando il senso civico e la responsabilità nello svolgimento del servizio, perché sia utile a risolvere i problemi".
Alla richiesta aderisce anche il Circolo Legambiente dei Peloritani. L'assessore Cacciola ha già dato la sua piena disponibilità a convocare l'Aifvs, "con la quale abbiamo da tempo intrapreso un dialogo che si concretizza anche in azioni condivise e partecipate".