Il sovrintendente presenterà oggi ai revisori dei conti il bilancio ma il clima al Vittorio Emanuele si fa sempre più rovente.
Lo scoglio più grosso, quello dal quale deriveranno tutte le scelte future, è l’approvazione del documento contabile relativo al 2016-2017 e la cui prima versione ad inizio estate ha avuto il parere negativo dei revisori dei conti che hanno riscontrato “entrate sovrastimate”. Nelle successive sedute inoltre sono emersi costi senza copertura finanziaria dai quali possono derivare debiti fuori bilancio per oltre 1 milione e 200 mila euro. Il nuovo sovrintendente Egidio Bernava ha avocato a sé il bilancio ed oggi lo trasmetterà al Collegio dei revisori e il passaggio successivo sarà al Cda per l’approvazione. Nel mese di luglio, in assenza di sovrintendente e dopo lo stop dei revisori, il presidente del Teatro Maurizio Puglisi aveva trasmesso ai revisori il bilancio con le modifiche, ma i rilievi sul fronte debiti fuori bilancio hanno spinto Bernava ad avocare a sé lo strumento contabile ed a richiedere gli atti e la documentazione a sostegno delle spese che risultano senza copertura finanziaria proprio per valutarne l’entità complessiva. A tal fine la Regione ha inviato in riva allo Stretto il funzionario regionale Filippo Nasca che passerà a setaccio tutte le delibere e gli atti finiti nel mirino dei revisori (che nel frattempo hanno trasmesso tutto anche alla Corte dei conti ed alla Procura).
Il bilancio che arriverà oggi sul tavolo dei revisori sarà privo di quelle previsioni di entrate sovrastimate indicate nel parere negativo, sarà quindi più “realistico” e meno “creativo”. Nei documenti contabili precedenti ad esempio, il Collegio aveva evidenziato i 100 mila euro di contributo da parte del Comune che invece non risulta in alcuna delibera ufficiale (e del resto non potrebbe essere altrimenti giacchè Palazzo Zanca è in pre-dissesto), nonché previsioni ottimistiche su abbonamenti e sbigliettamento (non suffragati da dati sufficienti relativi alle precedenti stagioni) o ancora previsioni anche queste ottimistiche su entrate per sponsorizzazioni.
La “sovrastima” secondo il Collegio sfiora il milione di euro (per la verità era stato lo stesso consigliere Giacoppo in una nota di maggio a sottolineare la criticità di queste cifre invitando l’ex sovrintendente Saija ed il Cda ad una visione più realistica).
“Ho cercato di adeguare i costi all’effettiva entità delle entrate, basandomi sui numeri reali”, spiega Bernava facendo intendere che sarà un bilancio asciutto che terrà conto della gravità della situazione dell’Ente. Insomma le spese prive di copertura non potranno essere autorizzate né tanto meno inserite ipotizzando poi di coprirle con voci poco ancorate alla realtà (vedi caso Fiorello).
Il Cda ha tempo fino al 12 settembre per espletare quanto di competenza, dal momento che l’assessore Barbagallo ha trasmesso il decreto che porterà allo scioglimento ed alla riduzione dell’organo a 3 componenti attraverso le nuove designazioni. Visto il clima che si è registrato in questo mese, con scontri frontali tra il presidente Puglisi, il direttore artistico Ninni Bruschetta ed il sovrintendente Bernava, i passaggi che dovrebbero portare all’approvazione o meno del bilancio in sede di Cda non saranno indolori. Puglisi e Cda potrebbero non gradire i tagli che Bernava ha apportato al bilancio per adeguarlo alle richieste del Collegio.
Molto probabile che allo scadere dei 30 giorni dati dall’assessore Barbagallo si proceda con un la nomina di un commissario in attesa delle nuove nomine.
Intanto a rendere ancora più rovente l’atmosfera è il caso del Giardino Corallo, che in seguito alla convenzione voluta dal sindaco Accorinti di concerto con il presidente Puglisi è adesso gestita dall’Ente teatro.
Sabato è iniziata la rassegna cinematografica ed un’operatrice del settore, Loredana Polizzi ha inviato una lettera a Bernava, Puglisi, al Cda, al sindaco, all’assessore regionale ed ai revisori per chiedere chiarezza sui criteri adottati.
“Sabato alle ore 21:30 con il film “L’abbiamo fatta grossa” di Carlo Verdone, è stata inaugurata la rassegna cinematografica al Giardino Corallo la cui gestione quest’anno è stata affidata dal Comune di Messina all ’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina. Certi che non vi sia stato alcun Avviso per una manifestazione di interesse, come del resto chiunque può constatare visitando il sito istituzionale del Teatro alla voce “Amministrazione trasparente” sezione “Avvisi manifestazione di interesse”, chiediamo come mai non si sia proceduto con l’usuale procedura dell’Avviso e conseguentemente quali siano stati i criteri per l’assegnazione della rassegna. Lo chiediamo ritenendo che siano stati pregiudicati gli interessi degli operatori del settore, categoria di cui facciamo parte. Da cittadini, e ancor più da cittadini che operano nel settore, molto sorpresi ci chiediamo come mai siano stati esclusi dalla programmazione al Giardino Corallo gli spettacoli di prosa prodotti dal Teatro di Messina….”.
Alla Polizzi risponde lo stesso Bernava: “La programmazione del Corallo è aperta alla partecipazione di tutti, basta leggere il Regolamento che è pubblicato sul sito dell’Ente, così come per la gestione del Monte di Pietà. Regolamento che non ho fatto io e che consente la partecipazione di chiunque presenti richiesta. A costo zero noi abbiamo messo a disposizione lo spazio, chiunque, compresa la signora Polizzi può presentare la sua istanza, verificare i giorni liberi a disposizione ed usufruire del Giardino Corallo, corrispondendo quanto indicato dalla convenzione e dal Regolamento, che non prevede alcuna gara né manifestazione d’interesse”.
Se settembre è alle porte un fatto è certo: le temperature al Vittorio Emanuele resteranno altissime ancora per molto tempo.
Rosaria Brancato