La presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, chiama a rapporto la giunta Accorinti per discutere delle criticità evidenziate dalla Corte dei Conti sul consuntivo 2013 e delle controdeduzioni elaborate dall’amministrazione, che ha deciso di escludere i consiglieri comunali.
Con una nota indirizzata al sindaco Accorinti, al suo vice-Signorino, al segretario/direttore generale Le Donne, al ragioniere generale Cama e per conoscenza al Collegio dei revisori dei conti, la massima rappresentante del Civico Consesso, sollecita un confronto urgente in Aula, chiedendo esplicitamente ai destinatari della lettera, firmata venerdì scorso, di «indicare una data possibile in cui poter assicurare la loro presenza in Consiglio Comunale».
La presidente Barrile intende mettere all’ordine del giorno della seduta concordata con l’amministrazione l’ennesima, pesante relazione della magistratura contabile sulla situazione economico-finanziaria del Comune di Messina, con specifico riferimento al rendiconto 2013 (VEDI QUI). Ben 16 le osservazioni mosse dal magistrato istruttore Gioacchino Alessandro: dal ritardo nell’approvazione del documento contabile al sistematico e crescente ricorso all’anticipazione di tesoreria; dall’ingente ammontare di somme maturate a titolo di interessi passivi alla presenza di consistenti debiti fuori bilancio, riconosciuti solo in minima parte; dalle perplessità sulle spese del personale a quelle sugli organismi partecipati e sulla procedura di mobilità degli ex Feluca; sino al nodo dei residui attivi, inseriti in bilancio anche se non più esigibili.
Le osservazioni della Corte dei conti hanno già trovato risposta da parte della giunta Acorinti, che ha elaborato una sorta di memoria difensiva, nella quale replica ai rilevi mossi dalla magistratura contabile ed asserisce che «il Comune ha avviato un consapevole e oculato percorso di riequilibrio economico-finanziario» (VEDI QUI)
Nella redazione del documento in questione- firmato dal vice-sindaco Signorino, dal segretario/direttore generale Le Donne e dal ragioniere generale Cama – non è stato coinvolto il Consiglio Comunale, che adesso – per mano della presidente Barrile – chiede di approfondire il contenuto dei documenti inviati a Palermo in Aula consiliare.
La presidente Barrile non ha gradito il mancato coinvolgimento del Civico Consesso e lo dice chiaramente nella sua nota: «non ci si può esimere dal sottolineare – scrive testualmente- che tale passaggio (in aula ndr) sarebbe dovuto essere proposto dalle SS.LL. e non richiesto da questa Presidenza in quanto, essendo esclusiva competenza del Consiglio Comunale l’adozione di tutti gli atti in materia finanziaria, risulta necessaria la completa conoscenza ma soprattutto esplicazione approfondita su tutta la documentazione connessa».
Barrile e colleghi attenderanno adesso di sapere quando l’amministrazione Accorinti si renderà disponibile al confronto in Aula.
Danila La Torre