Sulla discussa vicenda dello spostamento degli ambulanti del marcato Zaera a piazza Lo Sardo, l’amministrazione prenda una posizione ufficiale. E lo fa attraverso un comunicato in cui l’assessore Scoglio, presente al momento della fatidica riunione poiché nel momento in cui avviato il project financing per la realizzazione del parcheggio (2005) ricopriva l’incarico di direttore generale. «Su invito dell’assessore Puglisi – spiega – ho partecipato ad un incontro con gli operatori del mercato Zaera, ritenuto anche che l’assessore Capone è assente per motivi di salute. In alcuna occasione si è deciso di trasferire il mercato in piazza Lo Sardo, soluzione proposta dagli operatori in considerazione che il sabato e la domenica sui luoghi si svolge il mercato biologico. Anzi si è rappresentato agli operatori che tale scelta oltre ad essere impraticabile per la necessità di attrezzare un area urbana in maniera consona, come avviene in tutte le piazze di Europa, tale ubicazione avrebbe comportato gravi problemi per la viabilità. Nell’ambito della discussione è emersa la necessità di rivedere viceversa il parere espresso dal Dipartimento Urbanistico in merito al trasferimento temporaneo del mercato nella zona della Palmara, limitrofa al cimitero, area di proprietà comunale. In merito poi alla questione relativa al parcheggio ho ricordato agli operatori che l’originaria previsione da me avviata prevedeva la realizzazione di una nuova struttura da adibire al mercato nell’area Casalini scelta condivisa dagli stessi e dai rappresentanti di categoria ma che tale scelta era oggi divenuta impraticabile in quanto l’area è stata concessa per uso parcheggio alla Questura di Messina dal Commissario Sinatra e che conseguentemente nel project financing il mercato è stato ricollocato all’interno del parcheggio una volta che lo stesso sarà realizzato. Ho rappresentato pertanto la necessità di provvedere con sollecitudine allo spostamento del mercato, i cui oneri peraltro sono a carico dell’impresa aggiudicataria del project financing al fine di non esporre l’Amministrazione al risarcimento dei danni».
Questa la posizione dell’amministrazione cui fa eco quella del capogruppo del Pdl, Pippo Capurro: «La verità è che l’Amministrazione, si chiami Buzzanca o Puglisi o Capone o Scoglio, non può dire solo quello che non si può fare, per questo ci sono gli enti preposti al controllo, deve piuttosto dire una volta per tutte come vuole risolvere il problema perché non è più tollerabile operare in un mercato comunale che non ha i requisiti mentre le multe per le carenze strutturali igienico-sanitarie vengono emesse solo nei confronti degli operatori. Mi auguro che destra, sinistra e centro la smettano di andare allo Zaera e negli altri mercati, che non sono immuni da problemi, in pompa magna nelle campagne elettorali ma si impegni come mi sento impegnato io anche per la carica che ricopro a mettere la parola fine a questa telenovela poiché penso siamo arrivati all’ultima puntata. Solo nell’ottica di risolvere un problema pluridecennale e di forte impatto sociale sia per gli operatori rimasti (solo 52 rispetto agli oltre cento originari) che man mano hanno visto ridurre al lumicino le loro entrate e sia per gli utenti a cui viene a mancare una significativa possibilità di approvvigionamento e di risparmio, sono state segnalate, negli innumerevoli incontri con l’Amministrazione e la dirigenza si è fatta qualche ipotesi di lavoro e tra queste anche piazza del Popolo e recentissimamente anche un’area all’interno della ZIR».