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Il Volley Letojanni a porte chiuse: “Lo sport dilettantistico così muore”

Un problema che non riguarda solo Letojanni, ma tutte le società di Messina e provincia, e non solo della pallavolo dalla Serie B maschile a scendere, ma anche pallacanestro e calcio. L’allarme arriva dalla società jonica che due anni fa ottenne sul campo la promozione in A3 ma poi dovette cedere il titolo in assenza di un impianto, che rispondesse a specifici requisiti, in cui giocare.

Ora è nuovamente la palestra in cui si allena e disputa le partite casalinghe il Letojanni, il “Pala Letterio Barca”, a creare problemi. Si tratta di una palestra scolastica del 1977 che da qualche anno è passata alla gestione del comune jonico e che il Volley Letojanni utilizza senza aver mai avuto problemi e anzi nella comunità sono sempre disponibili.

Nuova normativa e porte chiuse

A mettere in affanno le società messinesi è una normativa per manifestazioni sportive, in vigore dai primi di settembre, che obbliga tutti gli impianti ad avere determinati requisiti per giocare con il pubblico, quindi a porte aperte. Il Comune Letojanni ha fatto i lavori per adattare questa palestra che non è certamente nuova e neanche un palazzetto: dai bagni aggiuntivi, la segnaletica luminosa per le uscite, l’aumento degli estintori e altre di questo genere.

Ma dopo aver mandato la documentazione richiesta, ci spiegano dalla società, sono usciti fuori nuovi interventi da attuare che da quanto sembra solitamente riguardano eventi pubblici con più di 500 persone, quando i numeri nelle palestre in provincia e per i campionati minori sono molti meno, richieste che difficilmente si potranno esaudire. Anche La Saracena Volley in B2 femminile e la Sicily Villafranca in B maschile hanno giocato alcune partite all’inizio di questo campionato a porte chiuse. Una normativa a quanto pare adottata solo a Messina, perché quando Letojanni ha giocato a Fiumefreddo, o in Calabria recentemente, non ci sono state restrizioni.

“No porte chiuse, si trovino altre soluzioni”

Restando al caso del Volley Letojanni dopo aver giocato sabato a porte chiuse contro Lamezia Terme è atteso da una trasferta a Palermo in questo fine settimana e sabato 25 novembre tornerà a disputare una partita in casa, molto sentita da quelle parti, contro Ciclope Bronte. La società ha fatto sapere che giocare nuovamente a porte chiuse non è una soluzione e invoca l’intervento degli altri dirigenti e della Federazione per arrivare ad un punto di incontro con i funzionari della questura. Per non fare degenerare una situazione che, dicono testualmente, “rischia di far morire lo sport dilettantistico. La partita del sabato sera a Letojanni è anche un momento di aggregazione e un appuntamento per i ragazzi del luogo”.

I passi della Fipav e il caso del basket

Il dirigente del Volley Letojanni ha invocato l’intervento della Federazione, rivolgendosi al presidente della sezione di Messina Alessandro Zurro. Un incontro tra dirigenti e la federazione c’è stato, come ci confermano dalla Fipav, ma ci spiega che la situazione è più complicata e non si può generalizzare. Partendo dal presupposto che se c’è la normativa non cambia la sua validità a secondo del numero di presenze. Inoltre aggiunge che ogni società potenzialmente ha dei problemi diversi: a chi manca l’agibilità, a chi le tribune, a chi le certificazioni. Quindi in definitiva bisogna valutare le singole richieste della normativa e risolverle attraverso i comuni e i relativi uffici tecnici.

Riguardo al basket dirigenti delle squadre cittadine messinesi ci confermano come all’inizio della stagione hanno dovuto adottare provvedimenti prima di avere le porte aperte. In questo caso è stata richiesta la licenza di pubblico spettacolo, si è riunita la commissione di vigilanza, quella che ogni anno dà l’ok per il campionato di Serie C del Messina, e sono stati prodotti dei documenti relativi all’impianto in cui si gioca. Attualmente per rientrare dei costi sostenuti, anche relativi alla Siae, da qualche giornata in Serie B Interregionale Castanea e Fortitudo Messina fanno pagare un biglietto per assistere alle loro partite casalinghe.