Il conto alla rovescia che ha accompagnato lo spoglio delle ultime schede necessarie per la vittoria “matematica”, i coriandoli dorati al momento della proclamazione, i lunghi e scroscianti applausi dei tantissimi presenti nell’Aula Magna del Rettorato durante le fasi salienti dello scrutinio , i 924 voti ottenuti, quando ne sarebbero bastati circa 750: Pietro Navarra non ha solo vinto, ha trionfato. La foto che lo ritrae sulle spalle di un suo “sostenitore” è la più emblematica di tutte le immagini che si sarebbero potute scegliere per raccontare la conclusione di queste elezioni del rettore dell’Università di Messina, arrivate dopo nove anni segnati da Francesco Tomasello.
E proprio lui, rettore uscente il cui mandato scadrà il 30 settembre, è stato il grande assente della cerimonia di “incoronazione” del suo successore: forse troppo orgoglioso per assistere di persona al successo del suo “nemico”, un tempo uno dei suoi più stretti collaboratori, ha preferito starsene alla larga dall’Aula Magna e non vedere con i suoi occhi l’Ateneo, in tutte le sue componenti, voltargli le spalle, con una cascata di voti per Navarra, che in questa seconda votazione ha praticamente doppiato i voti ottenuti dal professore di Scienza degli Alimenti, Giacomo Dugo, erede prescelto dal neurochirurgo. Solo a “festa” finita e tramite freddo comunicato Tomasello ha rivolto, a suo modo, gli auguri a Navarra. «Si è chiuso– si legge testualmente – un passaggio fondamentale per la democrazia universitaria, l’elezione del Rettore per il sessennio 2013-2019 .Formulo al Prof. Pietro Navarra gli auguri più sentiti per un pieno successo nella sua azione di Governo dell’Ateneo. Concluso il confronto tra i Candidati, faccio appello alla Comunità Accademica affinché si presenti unita ai futuri difficili appuntamenti che l’Università di Messina ed il Sistema Universitario Italiano si troveranno a fronteggiare”.
Tornando al vittoria netta di Navarra, va sottolineato che il professore di economia, anzi il nuovo rettore, ha pescato consenso ovunque: tra i professori, tra i ricercatori, tra gli studenti e soprattutto tra il personale tecnico-amministrativo, che nel mondo universitario è considerato davvero l’ultima ruota del carro ma che con quel “misero” 20% che vale il voto di ogni singolo dipendente ha voluto urlare la propria voglia di cambiamento, indirizzando in massa la propria preferenza a colui il quale si è posto da subito come l’anti-Tomasello. Per il suo successo, Navarra deve dire grazie – e lo ha fatto pubblicamente nel suo primo discorso ufficiale dopo la proclamazione – anche al professore Giovanni Cupaiuolo, alleato dell’ultima ora, che numeri alla mano è riuscito a trasferire in capo al professore di economia quei 224 voti ottenuti al primo turno, “tesoretto” senza il quale Navarra si sarebbe fermato a quota 700 voti e si sarebbe reso necessario il ballottaggio. Qualche “defezione” si è avuta solo tra i ricercatori, pochissimi, ma è stata compensata da una manciata di voti che da Dugo si sono spostati su Navarra. Del resto, all’Università come in tutti gli altri ambienti, si fa in un attimo a salire sul carro dei vincitori.
Vinta questa battaglia “personale”, Pietro Navarra dovrà adesso dimostrare di avere le qualità e le capacità per poter vincere la sfida più importante: ridare prestigio all’Università di Messina, la cui immagine, in questi anni, è stata offuscata da inchieste e scandali, facendo inevitabilmente dimenticare quel che di buono è stato fatto da Tomasello. Perché non tutto, è ovvio, è da buttare. Peccato che il momento dell’inizio del nuovo corso dell’Università di Messina non sia stato suggellato da una stretta di mano tra il rettore uscente e quello appena eletto. Sarebbe stato un bel gesto… di sportività. Bisogna saper vincere , ma anche sapere perdere. Navarra ha vinto, qualche altro ha perso. Non solo nei numeri. (Danila La Torre)
LE REAZIONI
"Desidero esprimere le mie felicitazioni al nuovo rettore del nostro Ateneo. Il suo rigore, la sua competenza, i rapporti che può vantare con il mondo accademico internazionale sono i presupposti per svolgere al meglio il delicato e appassionante compito che adesso lo attende.Gli auguro di sapere concentrare tutte le forze presenti all’interno della nostra Università per realizzare quel luogo di cultura e innovazione di cui tutta la città e il mezzogiorno del Paese hanno bisogno”. Lo dichiara il parlamentare Vincenzo Garofalo, deputato del Pdl e candidato sindaco a Messina.
“È praticamente superfluo fare auguri di buon lavoro al nuovo Rettore dell’Università di Messina – dice il deputato regionale del Pdl Nino Germanà – poiché, conoscendo Pietro Navarra, il più giovane in Italia a ricoprire tale importante incarico, so che il suo operato sarà sicuramente ineccepibile e, come sempre in ogni sua precedente attività, improntato alla competenza e al miglioramento tangibile del funzionamento dell’intero Ateneo. All’amico professor Navarra, insomma – conclude Germanà – esprimo soltanto la mia soddisfazione e, al corpo elettorale che lo ha voluto nuovo Magnifico Rettore, le mie congratulazioni”.
Esprimiamo compiacimento per l’elezione del prof. Pietro Navarra e gli auguriamo buon lavoro. L’auspicio è che dal rinnovamento generazionale e di sistema dell’Università possa partire anche il rinnovamento della città”. Così il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, commenta il risultato delle elezioni a Magnifico Rettore dell’Ateneo. “L’Università – sottolinea Genovese – sul territorio, deve rappresentare una grande opportunità non solo di crescita culturale e formativa, ma anche d’idee, di approfondimenti, di stimoli e di occasione per affrontare i nodi deboli. L’Università è anche un fortissimo volano occupazionale per il nostro territorio, lo diventa ancora di più, se teniamo conto della presenza del Policlinico. Messina è una città universitaria senza esserlo, in cui formare eccellenze, non solo per il mondo, ma anche e soprattutto per il territorio messinese. E’ fondamentale, quindi, il ruolo che l’Università deve svolgere nei prossimi anni; non deve essere un luogo distante dal territorio messinese. Che sia un luogo aperto per valorizzare la crescita e la capacità di Messina e dei messinesi e per fornire cultura, che può portare anche tanta economia. Università aperta, che valorizzi le eccellenze, internazionale, legata al territorio, che favorisca scambi e che soprattutto sappia superare il peso delle cappe che ne hanno condizionato l’agire, l’essere e l’immagine”.
L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego di Messina, in tutte le sue componenti, plaude con grande soddisfazione all’elezione del Prof. Pietro Maria Navarra alla carica di Rettore dell'Università di Messina per il sessennio 2013/2019, augurandogli di svolgere il proprio mandato con la grande competenza e determinazione che lo hanno sempre contraddistinto.
Un augurio di Buon lavoro al neo Rettore dell'Università degli Studi di Messina, dal Coordinatore Provinciale di Giustizia per i Diritti di CITTADINANZATTIVA, certo che saprà portare l’Università a livelli di eccellenza, ponendola come cerniera ideale tra l’Europa e la cultura mediterranea. Altresì, quale Coordinatore Provinciale dei Procuratori dei Cittadini di CITTADINANZATTIVA, è fiducioso che l’illustre docente ed Uomo Guida dell’Università saprà rispondere alla pressante domanda, che proviene dal mondo studentesco messinese, in riferimento ad un futuro sempre più incerto e nebuloso e saprà portare l’Università ad essere un volano di crescita, sul piano sociale, culturale ed economico dell’intera Area Metropolitana di Messina.
Il curriculum di Pietro Navarra
Pietro Navarra (nato il 30 Agosto 1968) è Professore di Economia del Settore Pubblico nell’Università degli studi di Messina. Dal 2001 è Research Associate nel Centre for Philosophy of Natural and Social Sciences della London School of Economics (UK) dove dirige il programma di ricerca dal titolo Democracy, Business and Human Well-Being. Dal 2010 è Visiting Professor of Economics and Philosophy presso la University of Pennsylvania (Filadelfia, USA). Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Messina, il Master (M.Sc.) in Business Economics e il Dottorato (Ph.D.) in Economics presso l’University of Buckingham (UK) e il Master (M.Sc.) by Research in Health Economics presso l’University of York (UK).
Il Prof. Navarra è stato Fulbright Research Fellow presso la Carnegie Mellon University (Pittsburgh, USA) e Visiting Scholar in molte istituzioni accademiche e centri di ricerca ricoprendo sia incarichi di ricerca che di insegnamento: Columbia University (New York, USA), University of Pennsylvania (Filadelfia, USA), Fudan University (Shanghai, Cina), University of California (Irvine, USA), George Mason University (Washington D.C., USA), Institute for Advanced Studies (Berlin, Germania), Case Western Reserve University (Cleveland, USA), Temple University (Filadelfia, USA), University of Reading (Reading, UK), Australian National University (Canberra, Australia).
Gli interessi di ricerca del Prof. Navarra sono stati principalmente rivolti verso il funzionamento delle istituzioni politiche e gli effetti che queste esercitano sulle scelte di politica economica. Ha pubblicato più di 50 lavori sia in volumi di raccolte di saggi che in riviste scientifiche tra cui Journal of International Business Studies, European Journal of Political Economy, Oxford Bulletin of Economics and Statistics, Public Choice, Constitutional Political Economy, Global Strategy Journal, Economics of Governance, Economics Bulletin, International Business Review, Applied Economics, Economic Affairs, Journal of Innovation Production Management, Mind & Society, Applied Economics Letters, Management International Review.