Mentre l’inaugurazione in pompa magna del Papardino sancisce il de profundis del punto nascita secolare del Piemonte, all’Ars Babbo Natale sta per regale il patrimonio dello storico nosocomio all’Irccs.
Nelle prossime ore infatti l’Assemblea si appresta a votare un emendamento firmato dai coordinatori provinciali di Forza Italia Santi Formica e Bernardette Grasso che, nel replicare alle osservazioni del Consiglio dei ministri alla legge d’ottobre di fatto “regala” il patrimonio del Piemonte alla nuova creatura ospedaliera.
Eppure era stato un emendamento presentato ad ottobre dalla commissione sanità a blindare proprio questo passaggio, lasciando gli immobili e le donazioni alla Regione, stranamente proprio il punto che secondo il governo sarebbe incostituzionale.
"Se passa la norma proposta da alcuni deputati regionali messinesi che 'regala' l'ospedale Piemonte di Messina all'Ircss Bonino – Pulejo è uno scandalo"- tuona il leader Udc Gianpiero D’Alia- Sottrarre tale bene all’Azienda ospedaliera Papardo significa solo sfasciare il bilancio e lo stato patrimoniale di questa azienda con un grave danno per il servizio sanitario messinese. Non si comprende perché nel caso dell'ex ospedale Regina Margherita, correttamente il Parlamento siciliano ha confermato la proprietà dell’Asp 5, concedendo il diritto d'uso pluriennale all'assessorato ai Beni culturali per la realizzazione della cittadella della Cultura e, al contrario, per il Piemonte, anziché concedere lo stesso diritto per la realizzazione di quella della Salute a quanti si sono impegnati per realizzarla, si procede in silenzio e con piccole manovre di bassissimo profilo in commissione Sanità all’Ars a fare operazioni immobiliari di dubbia moralità in danno dei cittadini messinesi. E tutto ciò nell'assordante silenzio del governo regionale e con la complicità di un assessore alla Sanità deludente che non mantiene gli impegni assunti pubblicamente in Prefettura con la città di Messina”.
A sparare a zero è anche la deputata del M5S Valentina Zafarana che sul Piemonte ha portato avanti una serie di battaglie: “ Sono emendamenti palesemente incostituzionali una testimonianza della volontà di regalare immobili e patrimonio che erano del Piemonte al Centro Neurolesi. I parlamentari propongono un’espropriazione senza indennizzo; in buona sostanza, i beni dell’Azienda sanitaria passerebbero direttamente e gratuitamente alla proprietà dell’Irccs”. La deputata Zafarana invita il presidente Ardizzone a stralciare le norme incostituzionali, così come il suo ruolo istituzionale permette. Nel merito della destinazione degli immobili, il Ministero di Giustizia si era già pronunciato sollevando rilievi al testo di legge. “Gli emendamenti Formica-Grasso non solo non sanano il rilievo, ma addirittura introducono varie violazioni alla costituzione- prosegue la Zafarana- le norme sarebbero in contrasto con l’art. 42 comma 3 (nel cedere immobili all’Irccs, infatti, si verificherebbe una espropriazione senza indennizzo); nonché in conflitto con l’art. 32, in quanto indebolirebbe la dotazione patrimoniale dell’ospedale Papardo. Con questi emendamenti Formica & Co. intendono produrre un danno enorme all’azienda Papardo ed agli stessi possibili creditori”. I beni infatti al momento sono vincolati all’utilizzo sanitario, ma con una cessione o vendita, il vincolo non esisterebbe più. “i locali del Piemonte – così la parlamentare Cinquestelle – potrebbero diventare anche un albergo, per esempio, e ci chiediamo che ne sarebbe del restante patrimonio costituito da appartamenti e terreni per un valore di oltre un miliardo? I deputati hanno finalmente gettato la maschera”.
Oggi pomeriggio gli emendamenti saranno all’attenzione dell’Ars in attesa che il decreto attuativo venga partorito entro il 16 gennaio.
Intanto a Messina procede lo smantellamento del Piemonte. E’ stato inaugurato il Papardino, divenuto sede del punto nascita trasferito dal Piemonte. Nei giorni scorsi la UilFpl ha sollevato una serie di perplessità dovute al fatto che viene inaugurato un edificio nonostante il Genio civile fino a prima di Natale abbia richiesto atti importantissimi per la sicurezza, come il collaudo, la relazione di conformità e l’idoneità antisismica.
Questa mattina è tornato in campo il Comitato salvare l’ospedale per ribadire il concetto e rilevare come il disegno iniziale si stia portando a termine inesorabilmente in un percorso a tappe.
“Il Margherita ha chiuso, adesso si sta procedendo con il punto nascita del Piemonte, poi con il Piemonte stesso- ha dichiarato il presidente Marcello Minasi- prima o poi chiuderà anche il Papardo. Preoccupa il silenzio del sindaco che dopo aver firmato l’ordinanza per non fare chiudere l’ospedale adesso non ha aperto bocca di fronte alla chiusura del punto nascita a vantaggio del Papardo e del Policlinico. Il tutto nel silenzio dei deputati”.
Non è tenero neanche Renato Coletta che ricorda come il Papardino sia distante dallo svincolo autostradale ben 13 chilometri e come un’ambulanza necessiti di circa 40 minuti per raggiungerlo. “Mi chiedo come si possa inaugurare una struttura che non ha documenti rilevanti come questi sin dal 2003 quando sono stati richiesti e stiamo parlando di un Utin, di un punto nascita e di reparti di pediatria che necessitano di estrema sicurezza. Il prossimo colpo sarà assestato al Pronto soccorso dal momento che adesso i due punti, quello del Papardo e del Piemonte sono carenti sotto il profilo dell’organico e sarà questo l’alibi per smantellarlo. Il disegno iniziale del 2014 si sta concludendo, nel silenzio di quel sindaco che ad agosto dello scorso anno ha firmato una lettera nella quale proponeva la chiusura del punto nascita del Piemonte a vantaggio del Policlinico e del Papardo, così come il cerchio magico della giunta aveva ipotizzato”.
L’appello del Comitato dipendenti ex provincia è quello di far conoscere a tutti i cittadini la verità con una campagna informativa a tappeto.
Di tutt’altro avviso la FpCgil che invece esprime soddisfazione per il nuovo punto nascita. “Nel 2013 siamo stati gli unici a puntare sul punto nascita del Papardo , a tutela della popolazione della zona Nord. Oggi è stato inaugurato- dichiara Clara Crocè segretaria generale della FPCGIL insieme a Guglielmo Catalioto responsabile provinciale CGIL medici e ad Antonio Trino coordinatore provinciale sanità- Il nosocomio vede completata la sua offerta sanitaria con l'importante tassello del materno-infantile, specialità indispensabile al Papardo vista la sua vocazione emergenziale. L'intera area materno infantile è stata concentrata all'interno del "PAPARDINO"ed è dotata di locali completamente rinnovati che hanno richiesto un investimento complessivo di un milione di euro”.
AGGIORNAMENTO ALLE 20.30: L'ARS HA RINVIATO AL 7 GENNAIO L'ESAME DEGLI EMENDAMENTI SUL PIEMONTE
Rosaria Brancato