Tante associazioni continuano a chiedere di non dover scegliere tra il diritto al voto e quello alla salute, la maratona social per ribadire il concetto
A partire dalle ore 10 di oggi, sabato 12 giugno, avrà luogo l’evento Voci unite per il diritto di voto a distanza. Ad animarlo tutte le associazioni componenti della Rete nazionale “#VotoSanoDaLontano”.
L’iniziativa andrà in onda in streaming sulla pagina dell’evento facebook, ma sarà anche trasmessa in diretta streaming sul sito di Radio Radicale.
La maratona e i partecipanti
Una vera e propria maratona, ricca di interventi che vedrà coinvolti Parlamentari di diversi schieramenti politici. A loro si aggiungono costituzionalisti, esponenti di partiti e di varie realtà politiche nazionali. Ancora amministratori locali, rappresentanti del Sindacato, del mondo dell’antimafia, dell’associazionismo coinvolto nella Rete, o simpatizzante, giornalisti e rappresentanti degli italiani residenti all’estero.
Inoltre presenti figure istituzionali come la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani; e il Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, Luigi Leone Chiapparino.
La richiesta: il voto a distanza
L’obiettivo di questa maratona è quello di puntare i riflettori mediatici sulla stasi che si è venuta a creare dopo il niet del Viminale alle proposte in discussione alla Camera dei Deputati. Proposte che riguardavano la possibilità di poter votare a distanza già dalle prossime elezioni autunnali: per i sindaci di molti comuni italiani e le regionali in Calabria.
“Non si può, non si dovrebbe essere costretti a scegliere tra il diritto costituzionale al voto e quello, fondamentale, alla salute. Il Ministero dell’Interno ci sta costringendo – fanno sapere gli organizzatori – a dover operare questa scelta, sprecando, ancora una volta, quella che potrebbe in realtà essere un’opportunità di allargamento della base elettorale effettiva; insomma, una nuova attuazione del suffragio universale nei confronti dei circa tre milioni di elettori ed elettrici in mobilità, secondo quanto certificato dall’Istat”.