Sarebbe stata, in senso proprio, l'occasione per cambiare Messina dal basso: coprire le buche disseminate per ogni dove in città avrebbe rappresentato un atto rivoluzionario, quasi epocale considerato che generazioni di utenti a due ruote ci hanno dovuto fare i conti per anni. E invece, purtroppo, nell'era 3.0, seduti a tavola in famiglia davanti al domenicale piatto di pasta al forno con secondo di braciole, si continua a parlare di avventure vissute sulle strade cittadine, di guizzi all'ultimo istante per evitare cadute rovinose, di sospensioni messe a dura prova, di gomme spaccate, di posteriori avviliti dall'ennesima botta a sorpresa ricevuta sul sellino di qualche scooter, andato a finire dentro una delle voragini che nessuno si azzarda ad eliminare.
Si sa, è colpa di quellicheceranoprima che hanno lasciato la città in default economico-spirituale ma, ci si chiede, come vengono utilizzati i proventi dell'ecopass da quellichecisonoadesso? Non dovevano servire proprio a riparare le strade? Gli amministratori di Palazzo Zanca hanno impegnato, su input dei consiglieri comunali, una parte dei fondi tasi per la manutenzione strade e nelle prossime settimane ci saranno le gare per l’affidare i lavori.
Per fornire al sindaco e agli assessori competenti una sorta di pro-memoria per immagini, Tempo Stretto ha deciso di realizzare con il contributo dei lettori un album fotografico con le buche messinesi in passerella.
Chiunque abbia la ventura di imbattersi in una delle situazioni che fanno dannare centauri, ciclisti, automobilisti e, come direbbe Totò, affini può scattare una foto e inviarla al numero WhatsApp di Tempo Stretto 392.8954421. Con l'aiuto di tutti, si potrà realizzare una documentazione completa e capillare dell'insostenibile situazione in cui versano le nostre strade. Chissà che qualcuno non decida finalmente di intervenire. Inviate, perciò, le vostre foto e fate sentire la vostra voce, a qualcosa servirà.