Questa mattina si è tenuto un Tavolo tecnico, convocato dal sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, per l’organizzazione della seconda edizione della rievocazione storica dello sbarco a Messina di Don Giovanni d’Austria, Comandante in capo della Flotta Cristiana, per la Battaglia di Lepanto. L’evento è coorganizzato insieme alla Provincia Regionale di Messina ed all’Associazione Aurora, promotrice della manifestazione insieme alla Marco Polo System di Venezia.
All’incontro odierno hanno partecipato gli assessori comunali Dario Caroniti e Pippo Isgrò, mentre per la Provincia non ha presenziato nessuno dei 15 assessori, bensì il vice Segretario generale Anna Maria Tripodo. Gli altri intervenuti: il capitano di vascello Nunzio Martello, Comandante della Capitaneria di Porto; il capitano di vascello, Pasqualino Bardetta, Comandante del Distaccamento Marina Militare di Messina; il capitano di vascello, Angelino Cianci, Comandante dell’Autorità Marittima Navigazione dello Stretto; il dott. Ettore Gentile in rappresentanza dell’Autorità Portuale; l’avv. Carmelo Santoro in rappresentanza della Fiera di Messina; l’ing Gian Francesco Cremonini, direttore dell’Arsenale; la dott.ssa Michaela Stagno D’Alcontres, in rappresentanza del Ministero alla Cultura di Malta ed il Presidente della Lega Navale, Carmelo Recupero.
La manifestazione, prevista per domenica 8 agosto a Messina, vedrà quest’anno l’arrivo di una nave a vela che, simbolicamente, insieme agli attori rievocherà lo storico evento che vide nel 1571 il porto di Messina punto di accumulazione di centinaia di navi e di uomini che costituirono l’imponente flotta cristiana della Lega Santa. La Battaglia di Lepanto fu un episodio dalle dimensioni titaniche che vide di fronte 212 navi cristiane e 265 ottomane e più di 100.000 uomini, dei quali circa 38.000 vi persero la vita in una sola giornata. Oggi il nome di Lepanto, lasciata alle spalle la tragica dimensione dello scontro, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo, delle storie e delle culture che lo compongono perché è indiscutibile che, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571 tutte le lingue, le culture, le religioni che lo caratterizzano, lì, nella tragedia, si sono ritrovate.
A partire dalle “Vie verso Lepanto” percorse dalle varie squadre che andarono a comporre le rispettive flotte, la Marcopolo System di Venezia, congiuntamente ai Comuni della Grecia e, dallo scorso anno, anche Messina, sta costruendo oggi un itinerario turistico al quale sarà possibile associare viaggi tematici mentre, riannodando quanto resta ancora oggi a ricordo di tale evento in tutte le coste del Mediterraneo si sta pensando alla realizzazione di un “marchio turistico” che possa legare tra loro luoghi accomunati dalla stessa storia: dal museo di Toledo (dove è conservata la bandiera della nave ammiraglia cristiana),alla colonna di Capodistria a memoria degli equipaggi di quella città che vi parteciparono; dalla “sagra del Rosario” che ancora oggi si celebra a S. Donà di Piave (VE) in ricordo della vittoria, alla statua di don Giovanni d’Austria a Messina e nella città tedesca di Ratisbona (città natale di Don Giovanni). Tale percorso, che vede Messina inserita insieme al comune greco di Lepanto e alla regione del Veneto, nel quale stanno confluendo con una serie di appuntamenti culturali Malta, la Spagna, la Germania, diviene oggi occasione di dibattito e confronto tra popoli di culture diverse anche attraverso il dialogo e la rivisitazione di posizioni e punti di vista differenti. Messina, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori e le istituzioni cittadine si prepara quindi ad accogliere, durante il periodo del Ferragosto, un nuovo evento turistico e culturale capace di attrarre migliaia di visitatori e di esportare nei paesi del Mediterraneo l’immagine della città dello Stretto e il ruolo che ebbe nella storia.