Quando il nostro giornale pubblicò Zancle-Messina cronaca di un viaggio eravamo agli inizi del nostro percorso e, naturalmente, la platea dei nostri lettori non era così ampia come adesso. Avevamo pensato di trattare in modo originale la storia della nostra città e l’idea fu apprezzata. Così abbiamo deciso di ripubblicare gli articoli di quella rubrica in modo che ne possano fruire anche i lettori di adesso. Se possibile ne proporremo anche di nuovi. Di seguito potrete leggere la presentazione della rubrica, curata da Massimiliano Mazza che ringraziamo ancora per la passione e la competenza con cui, a suo tempo, ha lavorato.
L’idea di questa rubrica nasce intorno ad un tavolo, al quale non avrei mai pensato di sedermi fino ad un pò di tempo fa. Nasce prima di tutto dalla consapevolezza di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti, ovvero ciò che Messina ha rappresentato e ancora oggi può rappresentare anche se in modo diverso; città non solo protagonista della storia del Mediterraneo, ma fatta da tanti protagonisti, i suoi abitanti, che hanno contribuito, chi più, chi meno al suo appassionante cammino. Persone come noi e allo stesso tempo diverse, consapevoli, nelle diversi fasi storiche, della grandezza della loro città e, in molti casi, disposte all’estremo sacrificio per difenderne autonomia e ruolo. Nasce dalla volontà di ricordare, a fronte delle attuali vicende di altalenante fortuna, che c’è un passato, in cui abbiamo saputo essere comunità e in cui siamo riusciti a costruire futuro con la lungimiranza e la tenacia della passione.
Nella sindrome da eterno presente che in cui siamo, purtroppo, coinvolti questo passato molte volte viene dimenticato. E allora vogliamo rifare questo viaggio nel tempo, raccontando come se fossero episodi di cronaca attuale, alcuni dei momenti più significativi della storia della nostra città, dalla sua fondazione fino al catastrofico terremoto del 28 dicembre del 1908, una data, di cui quest’anno si celebra il centenario che va, finalmente, esorcizzata: quel drammatico giorno, infatti, ha distrutto, come altre volte è accaduto in passato, la vita materiale della città ma non può essere l’alibi per dimostrare che un importante cammino di civiltà si è definitivamente interrotto.
Vogliamo scrivere di una città, Messina, che nella sua storia più che millenaria ha visto lo scorrere del tempo, testimone di vicende di grande respiro che ne hanno segnato e condizionato l’esistenza e vogliamo farlo in modo alternativo, evitando la semplice e sterile trattazione di eventi che, per quanto puntuali possano essere, non avrebbero avuto quel carico di sentimenti e di emozioni che solo sotto forma di articolo di cronaca è possibile trasmettere e che voi lettori potrete cogliere. Spiazzare il lettore, renderlo partecipe come se stesse vivendo la fondazione di Zancle, il dominio romano, la peste del 1347, le grandi rivolte, questa è la nostra speranza e il nostro impegno. E chissà che questo percorso non possa servire a capire meglio la città che oggi viviamo e le potenzialità che può ancora sviluppare.
Tengo a precisare, infine, che la citazione di storici non contemporanei agli avvenimenti trattati, nasce dalla necessità di dimostrare il rigore scientifico seguito nell’elaborazione degli argomenti oggetto del nostro interesse.
6 marzo 2008
Massimiliano Mazza