“In altre città ci si è mossi, qui anni di chiacchiere, oggi si è fatto”. Con toni accesi il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, esulta per il completamento del piano di caratterizzazione della Zona Falcata e punta il dito contro le istituzioni che in precedenza non hanno fatto abbastanza.
“Arpa ha detto che i nostri laboratori accreditati hanno lavorato bene. Capisco che a Messina chi fa dà fastidio, come ad esempio per il Riviera e l’I Hub. La Zona Falcata era una bomba ecologica e in passato non ci si era posti il problema. Se fossimo a Milano i giornalisti avrebbero parlato di grande risultato, noi non sappiamo vendere la nostra città. Sono felice di essere antipatico perché faccio le cose, questo studio è un fatto. Perché non vengono gli imprenditori a Messina? Cerchiamo di lavorare insieme nell’interesse della città. Fin quando la Zona Falcata era potenzialmente contaminata si poteva anche non fare nulla, ora che è contaminata si ha l’obbligo di agire”.
E servono i soldi. “Ringrazio Matilde Siracusano per il suo impegno che ha portato i primi finanziamenti. Devono farlo anche gli altri altri parlamentari”.