Mai più “Spalle al mare”. Nello Musumeci riprende il titolo del libro di Mario Primo Cavaleri, che ha presentato ieri sera a Villa Cianciafara nell’ambito della rassegna “cara Beltà Sicilia” moderata da Milena Romeo, per spiegare che è proprio questa la “sua” scommessa per Messina: restituirle l’affaccio al mare. Una speranza che i messinesi inseguono da decenni, un leit motiv elettorale. Ma il Governatore regionale rivendica il merito di aver fatto sul serio, lui, stavolta, e conta di chiudere almeno la partita della Real Cittadella prima della fine del mandato.
“Per la zona falcata di Messina la Regione sta facendo quello che nessuno ha mai fatto prima: la valorizzazione di un’area di straordinario fascino con un impegno finanziario significativo. Stiamo lavorando sulla salvaguardia dei monumenti più importanti nella Real Cittadella e abbiamo attivato anche le procedure per preservare le opere d’arte che ricadono nella zona. L’opera di bonifica è affidata all’Autorità Portuale che è la proprietaria dell’area e ci ha assicurato che entro ottobre avremmo avuto già risultati della caratterizzazione. Il nostro impegno è ora quello di potere mettere al sicuro e restaurare la Real Cittadella farne un grande museo e un luogo di incontro non solo per i messinesi ma anche per il flusso turistico che inevitabilmente richiamerebbe la zona”.
Il presidente della Regione, intervenuto a Messina per presentare il libro del giornalista che ricostruisce proprio il rapporto tra la città e il suo mare negato, continua nella “polemica” a distanza col presidente dell‘Autorità Portuale: “Certo, senza la bonifica della zona, anche la Real Cittadella può essere difficilmente fruibile, ma stiamo dialogando col presidente Mega proprio in questo senso e gli abbiamo spiegato che se non vuole procedere noi saremmo ben felici di farlo, se lo Stato ci cedesse la proprietà delle aree”.
Musumeci ha annunciato proprio in questi giorni il via libera della Regione alle procedure di affidamento della progettazione, che sarà finanziata con 1,2 milioni di euro e coordinata dalla soprintendenza per i Beni culturali. Complessivamente, la Regione ha messo a disposizione 20 milioni di euro sia per il recupero della fortezza, che per i monumenti che ricadono nell’area. “Proprio poco fa – annuncia Musumeci a Villa Cianciafara – ci siamo confrontati col senatore Nicola La Torre, delegato del Ministero della Difesa per l’area, per arrivare al protocollo per la destinazione della Falce”.
“Si tratta del primo passo, fondamentale, per arrivare alla riqualificazione della Real Cittadella, la tappa più impegnativa per la valorizzazione dell’area. Per troppi anni questo monumento è rimasto nel degrado: il nostro obiettivo è rendere fruibili, quanto prima, alcune parti di quell’area, di grande pregio paesaggistico e culturale. È un impegno che avevo assunto con i messinesi e che mantengo, come ho fatto anche per l’ex ospedale Margherita.” In quest’ultimo caso il presidente della Regione espresse il suo orientamento di recupero e valorizzazione dell’abbandonata struttura sanitaria nel corso dell’incontro organizzato da Tempostretto
l’11 luglio del 2019 nel lungomare del Ringo. “Per la Cittadella della Cultura – ha confermato Musumeci – abbiamo già espletato due gare, ci sono, già deliberati, 25 milioni di euro.”
Musumeci interviene anche sulla vicenda dell’area ex Sanderson: “Dopo la bonifica, che stiamo avviando, dobbiamo passare al progetto di riqualificazione. Per l’area immaginiamo un futuro di centro congressuale e fieristico da almeno 4, 5 mila posti, non è possibile che Messina rinunci a questo settore strategico”.