Politica

Zona Falcata, progetto di bonifica pronto. Si punta all’emendamento Siracusano

21 milioni 330mila 855 euro. E’ il costo previsto dal progetto di rimozione delle fonti di inquinamento primarie in Zona Falcata. Ora si è conclusa l’ultima verifica ed è pronto.

Teoricamente potrebbe già andare in gara, se non fosse per un… dettaglio: i soldi che non ci sono.

L’anno scorso le Commissioni bilancio e finanze della Camera avevano approvato un emendamento della deputata Matilde Siracusano al decreto aiuti, che prevedeva un finanziamento di 20 milioni, con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, proprio per la bonifica della Zona Falcata.

Quei fondi, però, non sono ancora stati confermati. “Abbiamo scritto al Ministero del sud per chiedere di essere individuati come soggetti attuatori e di finanziare l’intervento con l’emendamento Siracusano” – dice il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, Mario Mega.

E la Siracusano spiega che il problema non riguarda solo questo progetto ma “i fondi con cui è stata coperta la norma nella scorsa legislatura sono stati tutti bloccati. Proprio ora il ministro Fitto ha preparato la delibera Cipess, che suddivide le quote per le regioni e dovrebbe essere pubblicata a breve. Lì dove i progetti non erano pronti le risorse sono perdute ma sulla Zona Falcata siamo ottimisti e speriamo di avere presto buone notizie, forse già in questo mese di agosto”.

I prossimi passi

Quando il finanziamento sarà definito, occorrerà aggiornare i prezzi, approvare il progetto e bandire la gara. Poi l’aggiudicazione, la consegna e, finalmente, i lavori. Alla fine, si dovranno rifare le analisi in alcuni punti che saranno indicati da Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) e si dovrà aggiornare l’analisi di rischio.

Strascichi di decenni in cui l’area è stata utilizzata per varie attività industriali, come depositi di carburanti, manifatturiere e persino un inceneritore di rifiuti. Opere che andavano realizzate altrove, non in una delle zone più preziose della città.

L’iter, dunque, non è ancora breve ma è stato compiuto un passo importante verso i primi atti concreti, dopo anni di operazioni a rilento. L’obiettivo è quello di far arrivare i fondi prima possibile, poi la strada potrebbe essere in discesa.

Nuovo progetto

La bonifica è la prima fase necessaria. Ma si pensa contemporaneamente al futuro, a quando sarà conclusa. L’Autorità Portuale ha ottenuto un finanziamento da 3 milioni per realizzare un progetto “per la restituzione agli usi urbani di un’area industriale inquinata, bonifica e riqualificazione delle aree della zona Falcata”. L’obiettivo, in questo caso, è di pubblicare la gara di progettazione entro metà ottobre.

I costi stimati sono di 150 milioni, di cui 80 per la bonifica dei suoli, 30 per un parco urbano (in entrambi i casi fondi pubblici) e 40 per fabbricati ed esercizi a servizio in conformità al piano regolatore portuale. In quest’ultimo caso, 8 milioni sono previsti di fondi pubblici per le infrastrutture primarie e 32 di fondi privati da parte di chi dovrà gestire le strutture.