“In un attimo si può cambiare ciò che non è stato fatto per decenni, dipende dalla volontà delle persone e dalla politica”. Parole del sindaco Renato Accorinti, risalenti al 23 aprile 2014, pubblicate allora dal nostro giornale (VEDI QUI) e riprese oggi dal consigliere comunale Piero Adamo, due giorni dopo la manifestazione organizzata da Cambiamo Messina dal basso, alla quale era presente lo stesso Accorinti. “Quella dichiarazione di quasi due anni fa ci era piaciuta – dice Adamo, che mostra anche una delle foto di Tempostretto di quella giornata, in cui il sindaco firma sorridente l’accordo – ma è incoerente con la partecipazione alla manifestazione di sabato. L’amministrazione comunale sceglie follemente di mantenere in vita quella contesa giudiziaria che prima era felice di chiudere, portando avanti ora obiettivi non meglio identificati. Ed il punto franco, le cui aree comprendono anche la Real Cittadella, è incompatibile con la riqualificazione. Si continua a perdere tempo, oggi ancora più prezioso perché, se l’Autorità Portuale verrà accorpata, la riqualificazione della zona falcata non sarà più in cima agli obiettivi”.
Venerdì le associazioni Vento dello Stretto e Zona d’Arte Falcata discuteranno il tema con l’assessore regionale Carlo Vermiglio, mentre sabato è previsto un nuovo sopralluogo da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Nel frattempo, anche la gara per la demolizione dell’ex inceneritore, aggiudicata il 13 ottobre 2014, è ancora ferma nelle aule giudiziarie ed il prossimo 25 febbraio si discuterà un ricorso al Cga. “Non sappiamo neanche se i fondi saranno sufficienti – prosegue Adamo -, perché va bonificata un’area vasta, non certo solo le rampe dell’inceneritore. E’ inquietante che gli ultimi tre presidenti della Regione, Cuffaro, Lombardo e Crocetta, siano venuti nella zona falcata ed abbiano fatto promesse poi puntualmente disattese. Ci auguriamo che quella di sabato prossimo non sia l’ennesima passerella ma, anche se lo dovesse essere, non desisteremo”.
Sulla stessa linea Marina Trimarchi, responsabile del network Zona d’Arte Falcata: “Da anni ci battiamo per la riqualificazione della zona falcata perché la riteniamo un’opportunità di sviluppo turistico, economico e culturale. Abbiamo fatto diverse visite guidate per mostrare i tesori esistenti e fare immaginare come potrebbe diventare quell’area. Cerchiamo di sensibilizzare tutte le istituzioni ma i problemi non sembrano risolversi. La manifestazione di sabato scorso è illogica e incoerente. Il contenzioso sta ancora bloccando tutto perché è impossibile bonificare se non è definita la titolarità delle aree”.
Il network è contrario anche alla smilitarizzazione dell’area. “Con la Marina cerchiamo piuttosto sinergie – dice il consigliere della IV circoscrizione, Daniele Travisano – visto che, se non fosse stato per loro, due gioielli come il Forte San Salvatore e la Lanterna, oggi in perfette condizioni, avrebbero seguito lo stesso destino del resto”.
Zda e Vento dello Stretto, negli anni, hanno aderito anche alle diverse manifestazioni organizzate da Fare Verde, altra associazione che si batte per la tutela ambientale dell’area. Su tutte “Mare d’inverno”, che ha l’obiettivo di ripulire le spiagge dalle enormi quantità di rifiuti depositate. Lo scorso anno sono stati riempiti undici sacchi grandi, quest’anno l’evento si ripeterà a breve.
(Marco Ipsale)