Il consigliere dell’Udc Matteo Francilia è intervenuto stamani su un’altra questione che sta molto a cuore agli abitanti della zona jonica. Al centro dell’attenzione è stavolta il torrente Savoca.
Con una nota inviata al presidente della provincia Nanni Ricevuto, Francilia ha chiesto la convocazione degli enti preposti alla tutela del territorio del comprensorio jonico affinché si effettui un sopralluogo conoscitivo presso gli argini del torrente tra Furci Siculo e Santa Teresa di Riva per prendere visione dell’aggravarsi delle condizioni di sicurezza dell’alveo del torrente.
A preoccupare è infatti il livello che il torrente ha raggiunto, “nettamente superiore rispetto a quello degli abitati della Via Cesare Battisti e della Frazione Calcare di Furci Siculo e della Via Sparagonà e dei quartieri Quartarello e Giardino di Santa Teresa di Riva, si legge nella nota.
“Da anni faccio segnalazioni e mozioni consiliari sullo stato del torrente Savoca – dichiara il consigliere centrista – ed è giunta l’ora di smetterla con i rimpalli di responsabilità: è urgente che tutti coloro i quali hanno un ruolo nella salvaguardia del territorio e dell’incolumità pubblica vengano convocati dal presidente Ricevuto affinché si prendano immediati provvedimenti. Il problema va risolto alla radice asportando dal torrente tutta la terra in eccesso utilizzandola per il ripascimento delle nostre spiagge”.
Il carattere d’urgenza è dettato dall’imminente stagione invernale e anche se l’estate è stata clemente, il rischio di piogge che possano aggravare la situazione del torrente non può e non deve essere sottovalutato.
“Occorre convocare le Amministrazioni comunali di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo, i vertici del Genio Civile, gli esponenti dell’assessorato al Territorio e Ambiente, i tecnici della Provincia, della Protezione Civile, della Forestale e del demanio fluviale. Non possiamo e non dobbiamo accettare l’idea che per intervenire si debba aspettare la catastrofe – continua Francilia – tanto più che sarebbe ampiamente annunciata dato che nel P.A.I. (Piano stralcio Assetto Idrologico, ndr) il sito del torrente Savoca è definito come area potenzialmente inondabile”. “Voglio chiarire che non ci accontenteremo, per l’ennesima volta, dei soliti interventi tampone, vogliamo una soluzione definitiva del problema – tuona il consigliere dell’Udc – . Se fosse necessario, intanto, potremmo mobilitare e coinvolgere, come negli anni ottanta, le imprese di costruzione che potrebbero svuotare il letto del torrente prendendo in cambio una parte della sabbia estratta utilizzandola nei propri impianti e riversando l’altra parte sui nostri arenili”.
Le alluvioni del 2008 e del 2011 hanno già mostrato il pericolo esistente. A distanza di quasi un anno, tutti ricorderanno che l’esondazione del torrente ha provocato l’abbattimento di un muro d’argine di 50 cm.
“Dati i tragici eventi degli ultimi anni – sottolinea Francilia – tra cui Giampilieri, Scaletta, San Fratello, Barcellona, Saponara e adesso Lipari, appare chiaro che la priorità è il reperimento delle risorse per la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico anche mettendo mano alla normativa nazionale e regionale sul patto di stabilità, escludendo da quest’ultimo le spese che servono a prevenire i disastri a cui assistiamo ogni giorno. Ecco perché – conclude Francilia – ho chiesto al presidente Ricevuto di convocare le parti per affrontare concretamente e celermente questo enorme problema”.