Ancora dieci giorni di tempo per risolvere la vertenza degli ex-lavoratori Schipani. Questa la richiesta che l’assessore con delega alle politiche del lavoro, Melino Capone, ha avanzato al rappresentante della Fim Cisl, Antonino Alibrandi, al termine dell’incontro convocato per discutere del riassorbimento del personale nella ditta che gestisce la manutenzione degli impianti di illuminazione, il consorzio Aristea. L’appuntamento è stato convocato a seguito delle molteplici richieste dal sindacato, promotore, nelle ultime settimane, di numerose protesta fra i corridoi di palazzo Zanca.
«Non siamo per nulla soddisfatti – ha commentato Alibrandi – non è stato detto nulla di diverso da quello che ci è stato accennato in modo ufficioso. L’unica differenza è che questa volta ha partecipato al confronto anche un rappresentante del Consorzio, il dott.Tiozzi, il quale ha confermato l’intenzione dell’impresa di assorbire nuovi lavoratori Al momento però, per il lavoro che viene commissionato il personale è sufficiente». Secondo quanto spiegato dal sindacalista, infatti, l’Ufficio Tecnico del Comune non ha previsto interventi tali da rendere necessario il reimpiego delle unità ancora “a spasso”, all’incirca una ventina. Posizione decisamente discutibile considerando le tante zone “d’ombra” che interessano molti quartiere della città. Rispetto ai lavori che vengono effettuati da ditte esterne, la Aristea spiega che trattandosi di lavori inferiore al 2% dell’appalto complessivo, la legge consente di effettuare dei subappalti.
«E’ una posizione legittima – afferma Alibrandi – ma visti i problemi si potrebbe trovare una strada che metta d’accordo tutti» e che si spera appunto possa essere individuata nei prossimi giorni. Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale della FisMic, Pippo Di Leo, che ha puntato ad una rivisitazione delle procedure per l’assorbimento di tutto il personale ex-Schipani “utilizzando le somme risparmiate per il ribasso presentato dal consorzio che potrebbero essere stanziate per migliorare gli impianti di illuminazione della città nei quartiere che continuano a subire i maggiori disagi”. (E.DEP)