L’amministrazione comunale ha dato il via alla potatura degli alberi. Ma solo in alcune zone della città, dimenticando «di effettuare interventi di sfoltimento in quegli alberi che rasentano l’indecenza». La denuncia è del consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni, che sull’argomento presenterà un ordine del giorno da discutere alla presenza dell’assessore al ramo Elvira Amata e dei tecnici del Dipartimento arredo urbano.
Secondo Gioveni «basta farsi un giro per le vie del centro per rendersi conto come l’assessorato competente stia operando senza alcuna logica legata alle diverse priorità d’intervento segnalate nel corso di questa legislatura da tutti i Consigli Circoscrizionali». Gioveni attacca l’amministrazione e stila l’elenco dei punti in cui la vegetazione cresce incolta: «innanzitutto i voluminosissimi alberi di via Catania proprio di fronte l’ingresso del Gran Camposanto e che costeggiano il marciapiede di villa Dante. Rami e fogliame – scrive in una nota – giungono per effetto caduta quasi a “baciare” i grossi tronchi, tanto da ostruire persino il passaggio agli stessi pedoni sul marciapiede; e ancora le “cupole alberate” sul viale San Martino nel tratto compreso fra la piscina comunale e villa Dante. Tale incresciosa situazione di degrado ambientale – attacca il consigliere di quartiere – oltre a rendere indecorosa buona parte della strada più importante della città che annovera a sé diverse attività commerciali, offusca anche i punti luce dell’impianto di pubblica illuminazione sospesi al centro della carreggiata, rendendo sempre più buia la centralissima zona; ci sono poi i giganteschi alberi posti nel controviale lato sud di viale Europa (che costituisce il diretto proseguimento della via Gerobino Pilli), per i quali il Consiglio Circoscrizionale aveva richiesto interventi urgenti non tanto per il degrado (per altro evidente) rappresentato dalla folta chioma, ma per il pericolo incombente rappresentato da alcuni di essi i cui pesantissimi rami sono tuttora a rischio caduta».
«L’elenco delle zone su cui occorrerebbe intervenire con urgenza – sottolinea ancora Gioveni – non termina di certo qui (vi rientrano anche, infatti, i rioni di Fondo Fucile e Provinciale, la piazza di Bisconte, via La Farina, via Comunale Camaro ecc.), ma ciò che lascia oltremodo sconcertati – conclude il consigliere – è la totale mancanza di concertazione con le Circoscrizioni ,che adesso hanno il diritto di conoscere da Palazzo Zanca i criteri di valutazione adottati nella scelta delle zone interessate dagli interventi».