GANGI – Dagli stati generali delle zone franche montane in Sicilia arriva l’appello al Governatore siciliano: “Tenga conto delle aspettative che ha alimentato, destini i 20 milioni promessi”. I sindaci dei comuni interessati alla norma – nel messinese sono tantissimi – si sono incontrati nei giorni scorsi per fare il punto sull’iter legislativo, che sta segnando il passo in Commissione Finanze e Tesoro del Senato. La Regione Siciliana non ha infatti ancora stabilito l’importo da destinare alla fase di start up della legge.
L’ultima occasione di questa legislatura si presenterà in occasione dell’imminente assestamento di bilancio, che dovrebbe essere discusso dall’ARS entro luglio.
“Il presidente Musumeci tenga conto delle aspettative che ha alimentato, destini i 20 milioni promessi ai sindaci, affinché la Legge approdi a Palazzo Madama per il voto finale”, ribadiscono Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione zone franche montane Sicilia e il sindaco di Limina Filippo Ricciardi, che coordineranno le iniziative promosse dal Comitato regionale per l’istituzione delle zfm in Sicilia.
Rinnovati anche gli organi del comitato con l’ingresso del messinese Angelo Merlino, presidente del Parco delle Madonie, in rappresentanza dei parchi. I comuni delle Terre alte di Messina verranno rappresentati dal sindaco di Roccafiorita, Concetto Orlando e dai colleghi Valentina Costantino (San Teodoro), Giuseppe Nobile (Castel di Lucio), Vincenzo Amadore (Galati Mamertino) e Katia Ceraldi (Cesarò).
Il primo atto dell’esecutivo è stato appunto quello di sollecitare il presidente Musumeci a far proprie le richieste avanzate nei mesi scorsi, ovvero di garantire la copertura finanziaria con il bilancio regionale, per mettere la norma al riparo della giustizia della concorrenza e di essere ricevuti per affrontare serenamente la materia, divenuta vitale per il futuro delle Terre alte di Sicilia.