L’allarme era stato lanciato già un mese fa, nel corso di una conferenza stampa dell’Udc, alla quale aveva partecipato anche l’Ordine degli Architetti. Adesso ad esprimere preoccupazione è l’Ordine degli Ingegneri, che ha invitato nella propria sede il direttore generale dell’assessorato regionale all’Ambiente, Gaetano Gullo. Insieme a lui, anche la funzionaria direttiva dell’assessorato, Silvia Sortino.
La vicenda in breve. Lo scorso 8 agosto, in una nota, a firma proprio di Gullo, viene spiegato che in attesa della Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e del nuovo Prg (Piano regolatore generale), “permane il divieto di edificazione in tutte le aree Natura 2000 ricadenti nel territorio comunale”. Da qui, la prima incongruenza: un divieto, per poter permanere, deve prima esistere. E non è questo il caso.
Il timore è quello di un blocco totale dell’edilizia, visto che la Zps (Zona a protezione speciale) di Messina ricomprende ben il 75 % del territorio cittadino e che tutto dovrebbe essere sottoposto a Valutazione d’Impatto Ambientale. Nel frattempo, la commissione deputata ad esprimere il proprio parere sugli interventi edilizi non si riunisce in attesa dei dovuti chiarimenti.
Chiarimenti arrivati nel corso dell’incontro organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, al quale ha partecipato anche l’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, che abbiamo ascoltato al termine. “I colleghi protestano – afferma – ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Siamo in sintonia con la Regione, avendo già parlato, condiviso i problemi e cercato le soluzioni. Gli stessi Gullo e Sortino hanno sottolineato questa collaborazione e ribadito il fatto che abbiamo già prodotto la documentazione necessaria”.
Il problema non riguarda solo Messina né solo la Sicilia. A cascata, l’Unione Europea ha scritto al Governo e le pratiche sono andate a finire prima al Ministero dell’Ambiente, poi alle Regioni e infine ai Comuni. “Ma nella nota inviataci dalla Regione –prosegue De Cola – c’erano una serie di inesattezze che adesso abbiamo chiarito. In ogni caso, non si può mica modificare il Prg con una lettera. Se anche così fosse, per assurdo, l’assessorato regionale ha spiegato che il divieto di edificazione riguarderebbe solo il piano di gestione. Gli habitat sono stati mappati sulla variante di salvaguardia ed il divieto andrebbe ad incidere solo su due piccole microzone. Abbiamo dunque ‘trasformato’ la lettera in strumento urbanistico che comunque dovrà essere valutato dal Consiglio comunale”.
C’è anche un’altra notizia che interessa gli ingegneri. Nei giorni scorsi, l’Ordine aveva per l’ennesima volta sollecitato la Regione a stilare la graduatoria per la ripartizione dei fondi sulla prevenzione sismica, minacciando in caso contrario di ricorrere alle vie legali. Adesso, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giuseppe Bruno, ha garantito che la graduatoria sarà resa pubblica entro pochi giorni.
In seguito all’ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri 52/2013, ci sono a disposizione 22 milioni di euro. 18 milioni saranno utilizzati per la messa in sicurezza di 8 edifici pubblici nel Messinese, 5 nel Ragusano e 4 nel Catanese; i restanti 4 milioni saranno invece utilizzati per la messa in sicurezza di edifici privati, dei quali 58 nel Messinese, altrettanti nel Catanese, 42 nel Siracusano, 5 nel Ragusano e 1 nell’Ennese.
(Marco Ipsale)