Politica

Zuccarello: “La Galleria Vittorio Emanuele ostaggio della burocrazia. Basta spot”

Ha radici lontane la “discesa” della Galleria Vittorio Emanuele ed anche alterne vicende rispetto a quando è stata fortemente voluta come simbolo della rinascita post terremoto 1908. Ma senza andare troppo indietro nel tempo basta guardare al 2010 per capire come sin da allora chiunque volesse investire sul sito storico era più visto come un nemico che come un coraggioso.

“Temiamo il ComuneVirus…”

Nei giorni scorsi si è registrato l’ennesimo allarme dei titolari delle attività: più del covid temono la burocrazia del Comune, che continua a trasformare il rilancio in un labirinto. A raccogliere l’allarme è stato Daniele Zuccarello, presidente regionale del movimento Autonomi e partite iva e che da consigliere comunale seguì per anni le peripezie degli esercenti.

Un calvario iniziato nel 2010

Era il lontano anno 2010 precisamente dieci anni fa, (Giunta Buzzanca) quando iniziò il calvario degli esercenti della Galleria Vittorio Emanuele- scrive Zuccarello- Dopo interventi di riqualificazione la Galleria divenne luogo di incontri e di lavoro. Tante le imprese nate all’interno ma, questo nuovo “salotto” messinese, durò pochissimi anni. Tutto a causa di alcune denunce dei proprietari degli immobili al suo interno e per dei cavilli regolamentari. Si sequestrarono tavoli sedie e non si concesse più l’occupazione di suolo pubblico alle singole attività

Da quel momento la Galleria si spense e divenne terra di nessuno, devastata da vandali e bande di balordi. Nonostante ciò c’è chi ha continuato a crederci e a non mollare, continuando a lottare contro i cavilli della burocrazia di giorni ed i vandali di notte.

10 anni di battaglie

La galleria fu spesso vandalizzata, svuotata e dimenticata, ed in questi dieci anni sono stato promotore di diverse iniziative di protesta per la sua riqualificazione, dalle notti bianche in Galleria ai tavoli tecnici infiniti, ad una battaglia burocratica e regolamentare in consiglio comunale con al mio fianco gli operatori commerciali-prosegue Zuccarello- Dopo anni di lotte, il Consiglio Comunale approvò la modifica regolamentare per rendere possibile la richiesta di concessione  dagli operatori. Ma tutto questo non è mai bastato, assessori e dirigenti hanno sempre trovato un modo per ostacolare l’  iter. Nella Galleria Vittorio Emanuele non si deve lavorare!”.

Ma la musica non cambia

E’ stato anche proposta l’adozione della Galleria ad associazioni costituite dagli stessi commercianti che se ne sarebbero presi cura con una manutenzione ordinaria, ma non se ne fece nulla. Cambiamo le amministrazioni ma la “musica” in Galleria è sempre la stessa. Anzi, con l’amministrazione De Luca non solo non si sono registrati passi avanti ma sono fioccate le multe.

Zuccarello: fatti, non slogan

Le ultime ordinanze dimostrano che l’ amministrazione non è a favore delle imprese. Ad oggi, i nostri piccoli imprenditori stanno cercando di uscire da sotto al treno che li ha travolti e non è accettabile che si continui con ordinanze valide solo per il comune di Messina. Queste agevolano uno spostamento della clientela verso la provincia determinando una ulteriore perdita economica oltre quella già presente per il Coronavirus. Chiediamo al Sindaco di promuovere una politica dedita alle attività commerciali della nostra città che stanno morendo lentamente e di risolvere definitivamente l’annosa vicenda decennale della galleria Vittorio Emanuele così come promesso nei suoi video e comizi elettorali. Purtroppo, ancora una volta, i video del Sindaco restano solo degli Spot