Servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – “Tutto è iniziato dopo un cambiamento fisico: in pochi mesi ho perso più di 30kg e non ho potuto più usare i miei vestiti”, ecco come ci racconta la nascita del progetto Gimago Fabio Puglisi. Il sedicenne messinese insieme al fratello Alberto, stanchi dei soliti discorsetti sentiti a scuola sulla transizione ecologica, hanno deciso di portare avanti un’idea che potesse davvero aiutare l’ambiente.
Si sono appoggiati allo store solidale Benefit, della mamma Cristina Puglisi Rossitto, in cui da anni si possono donare vestiti usati e prenderne nuovi. In uno scambio che fa bene al pianeta e alle famiglie bisognose di Messina. Così Fabio ha iniziato a portare in negozio gli indumenti che non gli andavano più, fotografarli e metterli in rete tramite l’app Gimago appunto. Insieme al fratello e ad altri amici, tutti adolescenti, hanno creato così un modello che potesse coinvolgere altri giovani a mettere in pratica quel rispetto per l’ambiente di cui tutti parlano ma che concretamente viene applicato poco.
Solo nel primo mese di attività, infatti, sono riusciti a risparmiare all’inceneritore più di 400kg di vestiti. Ma soprattutto hanno donato quello che a loro non serviva più a chi non può permettersi di fare shopping. Gli invisibili che l’omonima onlus segue ormai da anni e che presto potranno ricevere e donare nel nuovo store di Benefit.
“I giovani si sono stancati della solita salsa che ci propina la scuola o il ministero. Possono anche dirci che siamo noi il futuro e che il cambiamento parte da noi ma se non ci forniscono il metodo e gli strumenti per farlo nessuno lo farà mai. Ecco perchè siamo nella stessa identica situazione da almeno 10 anni. Gimago voleva essere una risposta facile e veloce per fare qualcosa“, conclude Fabio soddisfatto di aver portato avanti un’idea ambiziosa ma efficace.