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A Camaro un parco dove c’erano baracche. I cittadini: “20 anni per vederlo finito” VIDEO

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Un non-luogo che diventa parco urbano. Camaro Sant’Antonio non sarà più la storica incompiuta di Messina. La storia di questa piazza inizia nel 2003, quando fu liberata dalle baracche. Poi il progetto per realizzare una villetta e un anfiteatro e poi qualche anno dopo tutto si è fermato. Per circa 10 anni è rimasto un cantiere abbandonato. Oggi è finalmente un posto bello e colorato, per le famiglie e per i residenti del quartiere che l’hanno tanto desiderato.

“Noi cittadini dobbiamo tutelarlo”

“Quasi non ci credevo più”, racconta una signora molto contenta di aver portato finalmente i suoi nipotini a giocare. “Adesso noi cittadini dobbiamo mantenerlo così pulito“, dice un residente che ha cuore le sorti della nuova villetta.

L’anfiteatro verrà completato entro dicembre 2025

Metà parco è stato riaperto alla città, l’altra parte in cui sorge l’anfiteatro verrà completata entro dicembre 2025. Lo assicura il sub commissario Marcello Scurria, ribadendo ancora una volta che questo sarà l’anno mirabilis per il risanamento di Messina.

Nessun taglio di nastro, solo un giorno di festa

Non è stato tagliato nessun nastro, solo un giorno di festa per i bambini e le famiglie del quartiere. Erano presenti il sindaco Federico Basile, il vice Salvatore Mondello, la prefetta Cosima Di Stani, l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata, il presidente di Arisme Vincenzo La Cava, la presidente di Messina social city Valeria Asquini e il presidente della III Municipalità Alessandro Cacciotto.

La targa dedicata a padre Malgioglio

Per l’occasione è stato scoperto il mezzobusto e la targa dedicati a padre Giuseppe Malgioglio, fondatore della parrocchia San Paolo Apostolo. Era presente la sorella del monsignore scomparso, considerato da tutti un papà per i ragazzi del quartiere. Si tratta di un busto in bronzo, realizzato dai maestri Fabio e Massimo Di Bella.