MESSINA – Barbara Varaldo è una giocatrice dell’Akademia Sant’Anna, classe 1995 nativa di Chieri, in provincia di Torino, al secondo anno consecutivo nella formazione di Messina. Protagonista della promozione dalla Serie B1 nella passata stagione, in questa ha coronato il suo sogno di giocare in Serie A con la Desi Shipping Akademia Messina.
Personaggio dentro e fuori dal campo Varaldo si definisce un giullare di corte per il suo modo di fare naturalmente scherzoso. L’opposto di Akademia vorrebbe provare per sfizio a giocare nel ruolo di pallegiatore e di Messina le piace tanto il clima estivo per quasi tutto l’anno ma soprattutto il mare che, per lei che viene dal nord, fa la differenza.
Nell’intervista che segue con Barbara Varaldo si è andati più sull’aspetto personale che sulla professionalità dell’atleta.
Trascinatrice della passata stagione e protagonista della promozione. Ma Barbara Varaldo fuori dal campo chi è?
“Vengo dal Piemonte e ho iniziato a giocare a pallavolo in quarta elementare quando provavo diversi sport come anche la danza. Adesso questo sport è diventato il mio lavoro quindi è un sogno coronato”.
Ruolo in campo opposto, è un ruolo che le piace?
“È il mio ruolo preferito non lo cambierei per nessun altro, forse solo pallegiatrice ma più per sfizio, per provare. È un ruolo molto importante nella pallavolo femminile, hai oneri e onori. Sei un giocatore di palla alta e tanti palloni arrivano a te”.
Prime esperienze in Serie A, ma non è sempre titolare quest’anno.
“L’esordio in Serie A è un sogno che si è coronato, vivere questa esperienza non sempre in campo non è facile. Ma ero conscia di quello che mi aspettava, sapevo che la società avrebbe cercato un altro attaccante che giocasse. Sono contenta della scelta fatta perché sono rimasta nella società dove abbiamo vinto il campionato lo scorso anno”.
Le altre ragazze ti chiamano “Barbie”, ma è il suo soprannome ufficiale o preferivi “Boom boom” Varaldo?
“Allora per Boom boom c’è dell’affetto per chi l’ha creato, mi chiamano tutti in modo diverso. Chiamatemi come volete non è un problema”.
Ruolo in campo ce l’ha spiegato, ruolo nello spogliatoio?
“Sono il giullare di corte, ma anche non nello spogliatoio. Sono così naturale, non è che mi ci impegno. Cerco sempre di sdrammatizzare magari in alcuni momenti un po’ difficili”.
Il suo primo impatto con la città di Messina?
“Per fortuna a Messina quest’anno c’è il sole. Lo scorso anno ha piovuto sempre, finalmente stiamo vedendo la città come dovrebbe essere. Il mare fa la differenza, svegliarmi e vederlo, per me che vengo dal nord, mi trasmette serenità. Ho preso bene la conferma in squadra (ride, ndr)“.
Cosa è per te la Desi Shipping Akademia Messina?
“Dopo due anni potrei definirla come una famiglia a cui devo il coronamento del mio sogno”.