MESSINA – Margherita Muzi, romana classe 1994, da due anni vive a Messina dove gioca per la Desi Shipping Akademia in Serie A2 di pallavolo. Inizialmente praticava altri sport, ricorda basket e nuoto, poi grazie alla sorella, che già giocava, si avvicina alla pallavolo. Il suo ruolo di palleggiatore, ci dice, è un po’ di qualcuno dietro le quinte.
Nella sua prima stagione in A2 fin qui ha giocato venti partite, tutte in stagione, partendo sempre nello starting six iniziale, prima con coach Breviglieri e adesso con coach Bonafede. Ha messo a segno anche 44 punti, che per un palleggiatore è una cifra niente male. Adesso, come tutta la squadra, Margherita Muzi è concentrata sull’obiettivo salvezza: “Momento difficile e complicato, ce la metteremo tutta per salvarci, siamo sportive e non ci arrendiamo”.
“Il palleggiatore è un ruolo molto difficile, più cerebrale che potente, un ruolo che si vede molto poco per un occhio non attento. Nella pallavolo vengono esaltati gli attaccanti mentre il pallegiatore sta dietro le quinte, devi avere un carattere altruista e accettarlo. A me piace molto gestire la squadra e aiutare gli altri, quindi credo che questo ruolo rispecchia molto il mio carattere”.
C’è un soprannome particolare con cui le compagne la chiamano?
“Nello spogliatoio mi chiamano in diversi modi chi “cap”, chi “Marghe”, chi “Maggie”, dipende da tante cose, anche dalla situazione. Magari se serve qualcosa per scherzare sottolineano che sono il capitano. Come carattere sono una che media molto, sono tranquilla e cerco sempre di non creare problemi”.
Ci racconta un aneddoto segreto da spogliatoio?
“Allora… Ne racconto una… Una ragazza, non dico chi ma potreste arrivarci, in un periodo dell’anno con in tv un contest musicale famoso, si è presentata vestita simile ad uno dei partecipanti e ha iniziato a cantare e ci ha fatto ridere tanto”.
Qual è il ricordo più bello che ha legato ad un campo da pallavolo?
“Ho tanti ricordi belli, se ne devo scegliere uno dico quello più fresco dello scorso anno, perché la promozione è più fresca e perché l’abbiamo fatta insieme. Abbiamo fatto un’impresa lo scorso anno la partita di ritorno dei playoff è stata un miracolo sportivo, particolarissima, una partita di pallavolo – ricorda Margherita Muzi – che si conclude in sei set. L’esordio in A2 che è seguito devo dire che è una bella esperienza, che mi sono guadagnata e per cui non ho lasciato nulla al caso. Ogni giorno ho lottato per dimostrare a me stessa che me lo merito. Ho avuto tante finali anche importanti, penso alla prima di quando sei piccolo, ad alcune finali playoff persi, o alle finali da under a livello nazionale raggiunte dopo aver passato le fasi provinciali e regionali”.
Cosa l’ha colpita al primo impatto di Messina e cosa si potrebbe sistemare?
“Mi ha colpito in particolare di Messina, e mi colpisce ancora adesso, il panorama. È veramente emozionante, poi il mare, è una città molto particolare. Cose da sistemare? Mi domando perché non sistemano le strade, sistemare le buche”.
Che momento ha davanti adesso Akademia con la poule salvezza?
“In stagione sicuramente è un momento difficile, però lo stiamo affrontando con il giusto spirito, tanto sacrificio e voglia di andarci a prendere questa salvezza che ci meritiamo. Dire che è facile sarebbe una bugia, è un momento difficile e complicato e ce la metteremo tutta. Siamo sportive e non ci arrendiamo”.