di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
Torna il consueto appuntamento con i “Fridays for future”, il movimento globale di protesta che porta centinaia di migliaia di giovani nelle piazze di tutto il mondo per protestare a favore della salvaguardia dell’ambiente. Messina non è da meno e tanti ragazzi si sono ritrovati stamattina a piazza Unione Europea per far sentire la propria voce. Al centro della protesta in riva allo Stretto, così come in altre città siciliane, c’è il clima dell’Isola, con i suoi eventi devastanti delle ultime settimane. Alluvioni, trombe d’aria, continui sbalzi climatici: questi gli argomenti portati in piazza dai ragazzi.
“Non sono semplice maltempo come li etichetta la stampa – spiega
Martina Celesti, referente del gruppo Fridays for future Messina – ma sono la conseguenza di un problema che si registra a livello globale. Ultimamente la Sicilia ha vissuto una condizione metereologica assurda. Si chiama crisi ecologica e climatica, non sono eventi sparuti. Parliamo di qualcosa di estremo che si manifesta sempre più frequentemente e intensamente. Sono morte persone, noi parliamo per loro ed esprimiamo la nostra eco-ansia. Sapere che tra 50 anni i giovani non avranno futuro non è bello. E poi proseguiamo lo sciopero per la vita cominciato da una nostra amica attivista, Geo, di Alcamo. Lei ogni giorno scrive una lettera e parla di come le crisi siano interconnesse: ambientale, geopolitica, pandemica”.