MESSINA “Abbiamo fatto uno screening degli alloggi in gestione Arisme, assegnati a chi viveva in baracca. E abbiamo potuto verificare che molti di questi sono occupati da assegnatari che allo stato attuale non hanno corrisposto il dovuto. Il diritto all’abitazione è sacrosanto ma va accompagnato da alcuni doveri. Bisogna corrispondere sia il canone di locazione sia gli oneri condominiali. Circa il 50 per cento degli assegnatari omettono di pagare. Su circa 900 alloggi, 450 condomini non versano le somme dovute”. Vincenzo La Cava, presidente dell’Agenzia comunale per il risanamento, nella sede in via Bisazza, tiene a precisare che “non è accettabile una situazione di questo tipo. I canoni di locazione variano in base al reddito, da 50 euro a circa 230, ma non è pensabile che chi ha la casa non paghi. È finito il tempo in cui stavano in baracca. E chi non paga danneggia chi è in regola, con problemi nell’erogazione di servizi, dall’acqua alla luce, a cui va incontro il condominio e noi, come Arisme, dobbiamo anticipare somme. Il periodo delle vacche grasse è finito”.
Precisa l’avvocato La Cava: “In quattro anni anche un omesso versamento di 50 euro mensili può diventare una somma importante. Una rateizzazione? Noi ragioniamo con chiunque sia disponibile. Con chi vuole continuare a fare il furbetto no. Abbiamo già dato mandato ai nostri legali per recuperare coattivamente il credito vantato. Ma prima d’arrivare a un’azione esecutiva queste persone possono venire in azienda e richiedere una proposta di dilazionamento del credito”. Sul numero di persone che potrebbero avere subaffittato la casa assegnata il presidente preferisce non rispondere: “Le verifiche sull’effettiva residenza sono in corso da parte della polizia municipale”.
La situazione attuale in Arisme, mentre la prossima settimana verranno consegnati gli alloggi di via Catanoso, è quella d’attesa in relazione al processo politico avviato a fine dicembre a livello nazionale con la nomina del presidente della Regione Schifani come commissario. “Ma stiamo continuando a lavorare – aggiunge il presidente – e di sicuro l’opera di sbaraccamento è nata dalla sinergia fra Arisme e la figura del sindaco Cateno De Luca, proseguita da Federico Basile. E il risanamento, a mio avviso, deve essere gestito in sinergia con il sindaco di Messina. Tutti stiamo attendendo il subcommissario e l’unica personalità con la quale riusciamo a interfacciarci è quella della prefetta Cosima Di Stani, che come commissaria ha fatto un ottimo lavoro e che prosegue nel suo impegno. Ci ha appena consegnato tredici immobili. Non mi interessano, in generale, le beghe politiche purché il risanamento sia completato”.