MESSINA – Dimissioni di presidente e Cda di Atm. Ieri l’incontro a Palazzo Zanca con il sindaco Basile. Un congedo del presidente Giuseppe Campagna e dei consiglieri Carla Grillo (nella foto in basso in galleria), che però potrebbe essere la nuova presidente, e Salvatore Ingegneri. Il tutto nell’ambito di verifiche e rimpasti rispettivamente nelle partecipate e nella Giunta. Una verifica su input del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca.
Pronto, questione di ore, il bando per candidarsi al nuovo Consiglio d’amministrazione. Nel frattempo, il capitale sociale di Atm spa è passato da 4 a 10 milioni di euro. L’aumento di capitale di sei milioni di euro è stato deliberato mercoledì scorso dal Consiglio d’amministrazione dell’Azienda Trasporti.
Campagna, lei è presidente dell’Asm, Azienda servizi municipalizzati di Taormina, ma c’è rammarico da parte sua in questo congedo da Atm a Messina?
“No, nessun ramamarico. Semmai, la soddisfazione per aver raggiunto risultati straordinari con il Cda e tutto il management. Nel 2018 c’era un’azienda decotta, con 80 milioni di euro di debiti. Non riuscivamo a pagare gli stipendi. Venivamo inseguiti dai creditori. Oggi la situazione è totalmente cambiata. Abbiamo un’azienda sana e florida, che offre un servizio importante alla città. Abbiamo una flotta di 150 bus che sta continuando a crescere. Nel 2025 raggiungerà quota 220. Tantissimi interventi in materia di infomobilità e un numero straordinario di abbonati”.
E perché lasciare ora?
“Nel momento in cui ci viene chiesto di occuparci d’altro o di garantire il normale ricambio nella guida, lo facciamo con piacere perché siamo certi che Atm non potrà che andare avanti. E mantenere gli standard di qualità che ormai il servizio ha. L’utenza chiederà sempre di più e l’azienda dovrà essere all’altezza, facendo sempre meglio”.
In questo periodo, complice il caos cittadino, Atm appare un po’ in affanno con il servizio dei bus in varie zone della città…
“Abbiamo avuto delle défaillance dei bus ad alta capacità per guasti improvvisi. Sono intervenute le assistenze delle case madri. Ma si è agito celermente e abbiamo predisposto dei sussidi sulla linea Shuttle e sulle linee con un maggior numero di utenti perché il servizio lo dobbiamo erogare. Quando si mette di mezzo anche la viabilità, i tempi d’attesa aumentano. Nelle fermate in cui ti aspetti venti persone, ne troverai quaranta o cinquanta. E quindi accade che il primo mezzo si sovraccarica e quello che passa, dieci minuti dopo, sarà carico solo al 30 per cento. Stiamo lavorando perché si possa di nuovo ottimizzare tutto in breve tempo”.