Di Silvia De Domenico
MESSINA – Le finestre sono ancora rotte, la vegetazione spontanea continua a crescere e ad avvolgere la chiesa di epoca normanna. Qui a Badiazza il tempo sembra essersi fermato. Dopo anni di attesa i lavori erano stati finalmente avviati dalla Regione Siciliana a giugno del 2022, ma da qualche mese il silenzio. Nessuna ruspa in azione, dalle grandi vetrate distrutte dai vandali a colpi di pietra si intravedono dei ponteggi ma nessuno ci sta lavorando.
“Ormai da qualche mese non si vede nessuno, è tutto fermo”, racconta l‘ex concessionario della Chiesa Santa Maria della Valle Matteo Allone. Con la sua associazione Il Centauro Onlus l’aveva avuta in concessione dal 2014 al 2017, quattro anni in cui il luogo aveva avuto un risveglio culturale per poi sprofondare nuovamente nell’abbandono alla fine della concessione. “Sicuramente l’impegno da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali c’è stato, ma è sotto gli occhi di tutti che i lavori non vanno più per come dovrebbero ormai da qualche tempo”. E il tempo è importante, il suo avanzare lascia la natura fare il suo corso e il degrado avanzare.
Nel quartiere abitano tante famiglie, lo si nota dalla biancheria stesa a ridosso del torrente. Chi non ha un mezzo proprio, però, è difficile che possa muoversi. Qui infatti non c’è nessun autobus che arriva, nessun servizio di trasporto pubblico locale. Ad interrogare amministrazione comunale e Atm sulla questione sono stati in passato e di recente il consigliere comunale Giandomenico La Fauci e il consigliere della V Municipalità Lelio Fama. Il collegamento con un mezzo pubblico consentirebbe ai residenti di muoversi senza dover necessariamente utilizzare l’auto ma anche ai turisti o ai messinesi che volessero visitare il santuario (solo dall’esterno però) di arrivarci. “Non hanno mai risposto alle nostre richieste”, sostiene Fama. Ecco le proposte avanzate: una variante del percorso della linea 25 o un bus più piccolo con servizio di navetta da piazza Castronovo alla Badiazza.