di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – La città e la sua provincia sono in perenne crisi economica. Qui tante imprese chiudono e serve un nuovo modello di sviluppo. Qual è il punto di vista del sindaco metropolitano e sindaco di Messina Federico Basile? “La crisi economica non è solo della realtà messinese. E ognuno deve fare la sua parte. Io, come sindaco, ho dato una sterzata rispetto a una situazione d’immobilismo. Con Camera di commercio, Confcommercio e le varie confederazioni datoriali, ci vedremo questa settimana per confrontarci in un tavolo tecnico permanente, utile per individuare una strategia condivisa. Qualunque azione che l’ente può fare per supportare la creazione d’imprese, perché il Comune non crea posti di lavoro, bensì le condizioni perché si investa e nasca nuova occupazione, deve essere discussa a un tavolo in cui domanda e offerta devono trovare un punto d’incontro”.
Aggiunge il sindaco: “Questo tipo di confronto riguarda tutti gli ambiti che competono al Comune: dalla viabilità alla ciclopedonalità. Né alla pista ciclabile può essere imputata la crisi economica. Sappiamo bene che la chiusura di un’impresa è frutto di una crisi iniziata anni prima, con il periodo del Covid che ha aggravato gli elementi critici. Oggi, come amministrazione comunale, propendiamo per un sistema diverso e nuovo di fare economia, che sta diventando realtà. Dal commercio all’imprenditoria, bisogna essere attenti all’innovazione. Noi stiamo cercando di far comprendere che a Messina si può investire”.
Altro tema di rilievo, seppure tra molte incognite, è quello del ponte sullo Stretto. Per Basile, la grande opera deve essere un’opportunità: “Nel momento in cui si avvia, la città deve essere pronta sul piano imprenditoriale”.