Politica

Basile: “Messina protagonista del progetto De Luca. Ci ha strigliati? No, tiene alta la tensione” VIDEO

di Carmelo Caspanello
MESSINA – La Città dello Stretto ha conquistato un ruolo importante nel dibattito politico regionale. Il risultato elettorale dell’ex sindaco Cateno De Luca (7 deputati all’Ars, un parlamentare alla Camera ed una senatrice) sono delle bandierine piazzate in uno scacchiere “in cui si sta giocando una guerra – chiosa il leader di Sicilia Vera – della quale noi abbiamo perso solo la battaglia per la presidenza alla Regione. L’appuntamento è solo rinviato”. Ciononostante, c’è già chi parla a Messina di mal di pancia in seno alla maggioranza in Consiglio comunale e di equilibri che potrebbero mutare. In realtà i segnali non mancano. La risposta del primo cittadino è comprensibilmente evasiva. Partiamo da lontano. Dal progetto politico di De Luca. “Messina – esordisce Basile – non solo è parte integrante ma è protagonista del progetto di Cateno De Luca. Siamo partiti il 12 giugno con la mia elezione a sindaco e da lì c’è stata una cavalcata che è durata poco più di tre mesi che ha portato ad un risultato incredibile che al di là delle percentuali ha il valore di chi ha sempre lavorato per il territorio ed ha raccolto i frutti che meritava di raccogliere. Il nostro è un progetto che parte da lontano. Continueremo a lavorare per il bene della Sicilia ed anche oltre”.

All’indomani delle elezioni regionali si parla della situazione politica e degli equilibri politici all’interno del Consiglio. Due consiglieri sono in procinto di andar via dalla maggioranza...

“Le sensibilità di ognuno si valutano com’è giusto che sia dopo i voti, dopo le elezioni. Abbiamo fatto delle riunioni con i componenti della coalizione che appoggia il sindaco Federico Basile. In questo momento non noto situazioni particolari se non posizioni individuali su singoli atti. Vedremo come proseguire ma non credo ci siano ad oggi questi problemi. I due consiglieri a cui fa riferimento non sono fuori al momento”.
De Luca in una intervista rilasciata a Tempostretto, pubblicata domenica, ha parlato di “assenze ingiustificate in Consiglio, che vanno assolutamente verificate”.

I distinguo in seno alla maggioranza si sono registrati su un atto di fondamentale importanza per la città: il Piano generale del traffico. Uno strumento destinato a cambiare il volto di Messina.

“Il Pgtu della nostra città è datato 1997. Ora ne abbiamo uno datato 2022 che ha fatto un percorso di quattro anni nei quali si è creato un sistema nuovo adeguando quello che è lo strumento di programmazione alle esigenze attuali, ad una città che deve necessariamente guardare oltre i singoli interessi e le singole visioni”.

Dalla piazza gremita di Fiumedinisi di sabato scorso quali sono le indicazioni politiche che emergono?

“Sì, una piazza gremita. Ma non perché è la fine di un percorso lungo e impegnativo bensì in quanto quella gente continua a credere in quel progetto continua a nutrire speranze e a crederci. Chi ha supportato “Sud Chiama Nord” ed ha contribuito al successo di Cateno De Luca ha voglia di continuare a spendersi. L’elemento fondamentale di Basile sindaco non il colore politico ma l’attaccamento al territorio”.

A Fiumedinisi il giorno dopo le elezioni c’è stata una strigliata di De Luca all’Amministrazione comunale di Messina che lei guida. Più di un invito a non abbassare la guardia e a non rilassarsi. Come sono i rapporti con il suo predecessore a Palazzo Zanca?

“I rapporti forse sono meglio dell’inizio. Non è una strigliata. Tenere alta la tensione è un elemento che contraddistingue la mia formazione professionale e oggi anche politica. E’ giusto che De Luca ricordi a tutti che lavorare significa sacrificarsi ogni giorno. Un discorso che vale non solo per noi, ma per tutti quelli che hanno a che fare con la macchina amministrativa”.