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Bassa qualità di umido e indifferenziata: serve uno sforzo in più per raggiungere il 65% VIDEO

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Bene la raccolta di carta, plastica e vetro, meno bene umido e indifferenziata. Differenziare meglio per risparmiare tutti: è questa l’indicazione data da Comune di Messina e Messina Servizi per provare a conquistare percentuali nella raccolta differenziata. I messinesi sono stati bravi in questi anni, anche se non tutti. Ma è questo che fa arrabbiare di più i cittadini: l’impegno nella raccolta differenziata c’è stato, però la Tari non si abbassa mai. La soglia tanto ambita del 65% è ancora lontana, ma non così tanto. La raccolta in città è sempre rimasta superiore al 50%, con picchi del 57% in alcuni mesi del 2023. Ma senza un impegno collettivo non si potrà raggiungere l’obiettivo prefissato dall’amministrazione. A comportarsi peggio, secondo le analisi della partecipata, sono i grandi condomini e le attività commerciali.

Differenziare meglio per risparmiare tutti

A penalizzare maggiormente la raccolta differenziata e quindi pesare sulle tasche dei cittadini è principalmente la bassa qualità di umido e indifferenziata, sulle quali vengono applicate delle penali che si ripercuotono inevitabilmente sulla Tari. Questa è una delle ragioni della tassa ancora così alta per i messinesi, in aggiunta ai costi per trasporto e smaltimento fino in Olanda (come spiega il direttore generale Salvo Puccio). Insomma se tutti differenziassero meglio, se non si abbandonassero i rifiuti per strada, soprattutto quelli speciali e ingombranti, tutti pagherebbero un po’ meno.