Intervista video di Marco Olivieri
MESSINA – Oggi Laura Boldrini in via Circuito a Torre Faro, lì nei luoghi oggetto di espropriazione e dove dovrebbe sorgere il pilone. L’ex presidente della Camera dei deputati ha espresso il suo netto “no al ponte” e il suo sostegno per le europee a Maria Flavia Timbro, del Partito democratico.
Ha sottolineato la presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo: “Ho incontrato i cosiddetti espropriandi. Ovvero, le persone che rischiano l’esproprio e l’abbattimento delle loro case per un’opera costosissima, inutile e dannosa sul piano ambientale. Un capriccio di Salvini a scapito delle casse dello Stato per dimostrare la propria esistenza politica”.
Dopo Elly Schlein, l’esponente Dem ha ribadito la posizione “di tutto il Pd contro la grande opera”.
Nell’incontro con alcuni espropriandi, compreso il titolare di una trattoria, è emersa una convinzione: “Il ponte stravolge una città, non solo le nostre vite, e non ne cogliamo la pubblica utilità”.
“Sono orgogliosa della presenza dell’onorevole Boldrini – ha dichiarato la candidata alle europee Timbro – L’incontro con le persone, l’ascolto delle loro esperienze personali, devastate e terrorizzate all’idea di perdere tutto, dal luogo che amano e in cui vivono alle loro case, è un segnale tangibile dell’impegno che stiamo profondendo in questa lotta, rispetto alla quale non retrocederemo di un passo”.
Boldrini ha assicurato l’impegno per “fermare un disastro annunciato, un ecomostro come quello del ponte, voluto dal governo Meloni-Salvini” E ha denunciato anche il tentativo della maggioranza di destra di introdurre norme di legge che introducono il reato di “resistenza passiva” e prevedono aggravanti nel caso di manifestazioni contro grandi opere, che potrebbero arrivare anche ai 25 anni. “Non glielo permetteremo, sarebbero norme liberticide”, ha concluso l’ex presidente della Camera.