servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Metà parco è pronto per essere restituito alla città. La storica incompiuta di Camaro Sant’Antonio ha finalmente preso forma e colore. E proprio il verde del nuovo prato e i colori dell’arcobaleno spezzano il grigiore dei palazzi intorno. I lavori iniziati a febbraio sono ormai alle battute finali. Un’area completamente riqualificata, la prima a risorgere dalle ceneri delle baracche. In diverse zone di risanamento di Messina sono state demolite casette ed eliminate le macerie ma in nessuna era ancora sorto un parco urbano. Una rigenerazione che presto vedrà la luce anche sul viale Giostra, al parco Magnolia e nell’ex baraccopoli di Salita Tremonti.
Al centro un’area giochi per bambini con sedute colorate, accanto dei giardinetti con alberi e panchine. I lavori però si sono fermati in prossimità dell’anfiteatro. Qui si interverrà nei prossimi mesi con la seconda fase del progetto. Intanto l’area è stata ripulita ed eliminato il degrado che l’avvolgeva. Come avevamo documentato in un precedente servizio era ancora presente materiale di cantiere abbandonato da almeno 10 anni. Oltre alla folta vegetazione che consentiva a stento di accedere alla struttura. Entro la fine dell’anno l’ufficio commissariale per il Risanamento conta di restituire alla città anche questa metà dell’opera, conosciuta a Messina come una storica incompiuta.
La prossima settimana il parco risorto con i colori dell’arcobaleno sarà aperta al pubblico. Un segnale di rinascita importante per il territorio di Camaro che per un decennio è stata simbolo di immobilismo e incuria. Per la prima volta a Messina è nato un parco urbano dove c’erano baracche.
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